
Catanzaro: Firmato il Protocollo Zeus per Combattere la Violenza di Genere
Questa mattina, in occasione dell’undicesima edizione del Premio Città Solidale, la Fondazione Città Solidale ETS ha ospitato un’importante cerimonia alla presenza del Questore della Provincia di Catanzaro, dr. Giuseppe Linares, e del Presidente della Fondazione, Padre Pietro Puglisi. I due hanno siglato un Protocollo d’intesa per affrontare atti persecutori e violenza domestica, noto come “Protocollo Zeus”. Questo strumento innovativo mira a non solo proteggere le vittime, ma anche a offrire opportunità di recupero per i maltrattanti.

La Fondazione Città Solidale ETS, da anni attiva nel campo dell’inclusione e dell’educazione, ha creato il Centro Ascolto Uomini Maltrattanti “Cambio Rotta”. Questo spazio è dedicato a coloro che hanno commesso atti di violenza, aiutandoli a prendere coscienza della gravità delle loro azioni e a incentivare un cambiamento, con l’obiettivo di ridurre la recidiva, grazie a un team multidisciplinare.
La sottoscrizione del protocollo, avvenuta alla presenza del Prefetto e di altre autorità civili e religiose, rappresenta un passo importante verso la sicurezza delle vittime e un cambiamento comportamentale nei maltrattanti. Gli esperti stimano che circa l’80% dei casi possa beneficiare di un effetto deflattivo della violenza attraverso tali interventi.
Il Protocollo Zeus emerge da una collaborazione tra il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e centri di rieducazione, estendendo la sua sperimentazione anche a Catanzaro. Qui, nel novembre 2024, era stato già firmato un protocollo simile per l’area centrale del capoluogo.
Con questo nuovo accordo, il raggio d’azione del protocollo si espande, fornendo risorse alle istituzioni della parte sud-ovest della provincia di Catanzaro per gestire i casi di maltrattamento. Si prevede che i soggetti autori di violenze siano invitati a partecipare a percorsi di trattamento, per riflettere sulle loro azioni e sul loro vissuto.
L’iniziativa punta a promuovere consapevolezza e responsabilità tra coloro che perpetrano atti persecutori, maltrattamenti e violenze, cercando di interrompere il ciclo di violenza prima che possa causare danni irreparabili e offrendo una chance di cambiamento a chi agisce in modo violento. Inoltre, il successo del percorso rieducativo è previsto dalla legge come condizione per la revoca del provvedimento di ammonimento del Questore.
