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EMERGENZA SOCIALE E IMPEGNO.CATANZARO VIVACE A SOSTEGNO DEL TERZO SETTORE CATANZARESE

Quello che sta succedendo a Catanzaro, nel Comune di Catanzaro, è indecoroso.Per insipienza e falle burocratiche e amministrative si corre il rischio concreto di lasciare senza certezze centinaia di soggetti deboli ospiti delle strutture socio-assistenziali (anziani, disabili, bambini, donne vittime di violenza e ammalati) e senza lavoro decine di operatori sociali a causa di provvedimenti che “obbligano” le strutture a terminare i servizi di “presa in carico” dei soggetti deboli entro il 31 dicembre. Uno scempio sociale, prima che amministrativo. Una vicenda che interessa centinaia di famiglie e molte realtà del terzo settore catanzarese che saranno messe in ginocchio da un provvedimento che “obbliga di fatto” lerealtà titolari di convenzioni con il Comune a non proseguire un servizio indispensabile a favore di cittadini meno fortunati.Una beffa di proporzioni drammatiche che lascerebbe in un limbo chi necessita di interventi sociali senza preavviso e senza soluzioni alternative.Siamo sicuri che lo “scaricabarile” sarà presto attivato fra le burocrazie, ciò di cui siamo ancora più sicuri, tuttavia, è che il grido di allarme del terzo settore catanzarese e dei tanti operatori impegnati quotidianamente a lenire il disagio sociale troveranno posto non perché così è giusto, ma solo perché le proteste e gli appelli di queste ore hanno sollecitato e stimolato, naturalmente, l’indignazione di tanti catanzaresi e del mondo del terzo settore che viene preso in considerazione solo quando deve supplire alle mancanze delle istituzioni locali.Ebbene, sulle macerie sociali che lascerà questa nefasta stagione amministrativa bisognerà che la politica si concentri con forza e determinazione. Ascoltando i protagonisti di questo mondo e mettendo a valor comune esperienze e proposte. Valorizzando servizi e soggetti in termini di co-programmazione e co-progettazione.Non lasciando che sia l’emergenza a guidare le azioni politico-istituzionali ma una visione complessiva che sia alla base di un rinnovato rapporto alla pari fra l’Amministrazione e il Terzo Settore. Un rapporto che guidi processi di condivisione di obiettivi sociali e trasformi Catanzaro da Città delle emergenze a Comunità delle Innovazione e della coesione sociale.Un percorso in tal senso lo si sta tracciando e avrà uno sbocco politico naturale di inevitabile discontinuità con gli ultimi vent’anni.Un percorso in cui le esperienze del Terzo Settore saranno protagoniste assolute segnando il necessario cambio di passo nella programmazione, progettazione e gestione di servizi sociali adeguate alle vecchie e nuove forme di disagio.Molti di noi, che oltre alla passione per la politica e allo smisurato amore per la comunità catanzarese proveniamo dal mondo del Terzo Settore, lavoreremo in questa direzione con le idee chiare e il coraggio delle proposte.Riteniamo che il momento sia arrivato e che la tenuta sociale non può non tenere conto di chi quotidianamente si occupa di disagio sociale e di coesione sociale. Con la vivacità e la libertà che ci riconosciamo e con il coraggio delle proposte.Con la passione che ci spinge a voler prendere parte.
Catanzaro Vivace

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