GIOIA TAURO: COCAINA E MARIJUANA NASCOSTE IN CASA E IN UN TERRENO. ARRESTATO UN UOMO GRAZIE AL FIUTO DEL CANE ANTIDROGA
GIOIA TAURO – Un’importante operazione antidroga è stata portata a termine questa mattina a Gioia Tauro, culminata con l’arresto di un uomo del posto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’intervento, condotto dai Carabinieri della Sezione Operativa e della Stazione locale, ha visto la partecipazione decisiva del Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria.
L’azione è scaturita da una perquisizione mirata presso l’abitazione del sospettato. Durante il controllo, l’uomo ha cercato ripetutamente di nascondere e liberarsi della droga, spostandola tra l’interno della casa e un terreno adiacente di sua pertinenza, nel tentativo di ingannare le forze dell’ordine.
Tuttavia, i suoi sforzi si sono rivelati vani di fronte all’eccezionale fiuto di “Manco”, il cane antidroga dell’unità cinofila. L’animale ha guidato con precisione i militari verso i punti esatti in cui la droga era stata occultata. Grazie a questo prezioso contributo, sono stati recuperati e sequestrati oltre 300 grammi di cocaina e quasi 400 grammi di marijuana. Lo stupefacente era già stato suddiviso e confezionato in dosi, pronto per la vendita al dettaglio.
Nel corso delle operazioni, i Carabinieri hanno rinvenuto anche una somma di 10 mila euro in contanti, ritenuta il provento dell’attività di spaccio. Sono state inoltre trovate due pistole giocattolo, prive del caratteristico tappo rosso, potenzialmente utilizzabili per minacciare e simulare armi vere.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi, l’uomo è stato posto agli arresti domiciliari.
L’operazione odierna conferma non solo l’alta efficienza operativa tra i reparti territoriali e speciali dell’Arma, ma anche il ruolo cruciale che le unità cinofile svolgono nel contrasto al narcotraffico, un contributo spesso decisivo per la sicurezza della comunità.
Si precisa che, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza, l’arrestato è da ritenersi innocente fino a una sentenza definitiva di condanna.

