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Indignazione per la sospensione del servizio di trasporto sociale a Torano Castello

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime forte indignazione in merito a quanto avvenuto nel comune di Torano Castello (CS), dove a un bambino di cinque anni, affetto da disturbo dello spettro autistico e con grave disabilità, è stato sospeso il servizio di trasporto sociale. Questo servizio è fondamentale per garantire l’accesso a terapie riabilitative essenziali per la sua salute e sviluppo.

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Secondo quanto riportato dal padre del bambino, la sospensione del servizio – già ridotto a un solo giorno settimanale – è stata comunicata il 12 maggio, poche ore dopo la pubblicazione di un post critico sui social da parte del genitore. Il Comune ha motivato la decisione con l’asserita mancanza di un seggiolino idoneo nel mezzo utilizzato. Tale giustificazione è ritenuta del tutto insufficiente e rivela un grave vuoto amministrativo, nonché una mancanza di volontà nel garantire diritti fondamentali.

Questa decisione costituisce una chiara violazione dei diritti del minore, in particolare quelli relativi alla salute, all’assistenza, all’inclusione sociale e alla dignità, come sancito dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

È inaccettabile che un bambino venga privato di un servizio essenziale per motivi che sembrano pretestuosi o punitivi, senza che siano state fornite soluzioni alternative tempestive ed efficaci. La protezione dei minori e delle persone con disabilità non può essere subordinata a logiche politiche, punitive o burocratiche.

Il CNDDU lancia un appello urgente al Presidente della Regione Calabria, On. Roberto Occhiuto, affinché intervenga immediatamente per:

  • Ripristinare con urgenza il servizio di trasporto, garantendo modalità sicure e adeguate, compresa la disponibilità di dispositivi omologati come il seggiolino;
  • Assicurare la continuità dell’assistenza per tutti i minori con disabilità, attraverso protocolli chiari e controlli rigorosi sui servizi offerti nei comuni calabresi;
  • Istituire un sistema regionale di monitoraggio permanente per prevenire episodi simili in futuro e rafforzare il coordinamento tra Regione, ASL, enti locali e famiglie.

Il servizio di trasporto non è un privilegio: è un diritto inalienabile.

Il CNDDU continuerà a seguire attentamente l’evoluzione di questa vicenda, impegnandosi con determinazione nella difesa dei diritti delle persone con disabilità e nella promozione di una cultura di inclusione e rispetto in ogni territorio.

Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU

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