665 monete, bracciali, punte di lancia e anelli restituiti al Parco Archeologico di Sibari
Un consistente gruppo di 665 monete, coniate tra il V e il III secolo a.C. e perfettamente conservate, Γ¨ stato restituito lo scorso 15 marzo al Direttore del Parco Archeologico di Sibari, dott. Filippo DEMMA, dal Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza, Cap. Bartolo TAGLIETTI. Tra gli esemplari figurano stateri di Crotone, Caulonia e Taranto, Trioboli di Thurium, nonchΓ© monete coniate a Siracusa e Agrigento. Nella stessa occasione, sono stati consegnati monili – bracciali e anelli – e diverse punte di lancia.
Questa restituzione rappresenta un importante successo nellβambito dellβattivitΓ di contrasto al mercato clandestino dei beni archeologici venduti tramite piattaforme multimediali, che, mai come adesso, forniscono agli estimatori un potente strumento per impossessarsi di preziosi reperti sottratti illecitamente alla comunitΓ .
Il risultato Γ¨ frutto delle attivitΓ di indagine coordinate dalle Procure della Repubblica di Roma e Velletri, i cui risultati sono stati pienamente accolti e confermati dai rispettivi Tribunali che, con le loro sentenze di confisca e restituzione, hanno favorito il ritorno dei reperti archeologici nella disponibilitΓ dello Stato Italiano.
I beni saranno al piΓΉ presto esposti nel Museo cosentino per garantirne la piΓΉ ampia fruibilitΓ da parte degli utenti in unβottica di una sempre maggiore valorizzazione.










