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Accesso al credito: l’interrogazione parlamentare su proposta della Camera di Commercio di Crotone

Dando seguito all’appello lanciato dal Commissario straordinario della Camera di commercio di
Crotone, Alfio Pugliese, i parlamentari Corrado, Angrisani, Granato e Lannutti hanno avviato una
procedura di interrogazione parlamentare con la quale sono stati invitati i Ministri dell’economia e
Finanze e dello Sviluppo Economico rivedere la norma che regola la garanzia e il rapporto fra
istituti di credito e imprese, allo scopo di migliorare la comunicazione finanziaria tra gli uni e le
altre, svincolando dal rischio i primi ma, nello stesso tempo, consentendo che una maggiore
elasticità nell’erogazione del credito assicuri la liquidità immediata necessaria alla sopravvivenza
delle PMI, soprattutto in questo lungo periodo pandemico.
“Vogliamo ringraziare i parlamentari calabresi per aver accolto l’appello lanciato dalla Camera di
Commercio di Crotone e per l’impegno dedicato a favore delle imprese del territorio che vivono
una situazione difficoltà di accesso al credito che le rende vulnerabili nei confronti della criminalità
organizzata e delle situazioni di usura” commenta Pugliese.
“Fare azienda nel nostro territorio, con tassi di interesse doppi rispetto alla media nazionale, le
lungaggini burocratiche e le garanzie richieste e difficilmente ottemperabili, rendono davvero ardua
la sopravvivenza delle imprese. È per questo che già da tempo la Camera di Commercio, insieme
al Comune di Crotone e ai Cofidi, ha creato uno Sportello che assisterà le imprese in difficoltà ad
accedere al credito, a valere sulle royalties del Comune di Crotone, con le risorse previste dalla
Legge 108/96” -spiega Alfio Pugliese, che aggiunge– se passasse questo emendamento si
creerebbero le condizioni per agevolare l’accesso a tale fondo”.
“Auspichiamo -conclude Pugliese- che i rappresentanti istituzionali rispondano a tale
interrogazione con misure tempestive a favore delle imprese e del sistema economico locale, nel
rispetto della legalità e di uno sviluppo pieno e analogo a quello nazionale”.

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