Cultura

Catanzaro: Giovani Imprenditori di Confartigianato Calabria “Restanza e futuro” la scelta che cambierà la Calabria

CATANZARO – 19 dicembre 2025. Che cosa significa oggi scegliere di restare nei propri luoghi d’origine e come trasformare la “restanza” da slogan identitario in leva concreta di sviluppo economico, sociale e culturale? A queste domande ha provato a rispondere l’incontro “Restanza: il futuro che scegliamo”, promosso mercoledì 17 dicembre dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Calabria al Complesso Monumentale San Giovanni di Catanzaro.

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Un pomeriggio di confronto che ha riunito giovani imprenditori, influencer, amministratori locali, esperti e rappresentanti del mondo produttivo per ridefinire la permanenza come scelta attiva e generativa, in particolare nei piccoli comuni e nelle aree interne. Ad aprire i lavori è stato il presidente del Movimento, Ivan Muraca, che ha indicato nell’artigianato e nelle micro e piccole imprese un presidio fondamentale del territorio e nella “restanza” una responsabilità collettiva e una strategia imprenditoriale: “La restanza è il coraggio di trasformare le radici in futuro, costruendo comunità, opportunità e innovazione nei luoghi che scegliamo di abitare”.

L’analisi sull’identikit dei giovani imprenditori in Calabria, presentata da Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Calabria, ha fotografato un contesto segnato da crisi ricorrenti, forte incertezza strutturale e una preoccupante glaciazione demografica che limita ricambio generazionale e reperimento di competenze. Al contempo è emersa una propensione all’impresa tra i giovani calabresi superiore alla media nazionale, elemento su cui si può fare leva.

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Al centro del dibattito il panel “Restanza: rimanere per creare valore. Le imprese che restano”, moderato dalla giornalista Giulia Zampina, che ha messo in luce la necessità di costruire ecosistemi territoriali capaci di sostenere l’impresa giovanile tramite connessioni tra pubblico e privato, semplificazione amministrativa, infrastrutture e politiche di supporto. Il sindaco di Simeri Crichi, Davide Zicchinella, ha sottolineato il ruolo decisivo dei Comuni nel mettere in campo servizi e ascolto per favorire l’insediamento e la crescita delle imprese.

La testimonianza della content creator Noemi Spinetti ha mostrato come il digitale e i nuovi linguaggi possano promuovere il territorio, creare opportunità economiche e valorizzare l’identità locale, mentre l’esperienza imprenditoriale di Entopan, illustrata da Giusi Crimi, ha dimostrato che fare impresa in Calabria con una prospettiva internazionale è possibile investendo su capitale umano, competenze e reti collaborative.

Il sociologo Chico Piterà, nel talk “Le parole della Restanza”, ha rilanciato la necessità di leggere la permanenza come rivoluzione culturale: una decisione emotiva che però deve diventare scelta consapevole e collettiva, supportata da relazioni, competenze e reti, e non lasciata al solo sacrificio individuale.

Le conclusioni di Muraca hanno richiamato l’appello a politiche mirate, formazione, infrastrutture adeguate e una forte alleanza tra istituzioni, imprese e comunità per trasformare la volontà dei giovani di restare o tornare in sviluppo reale. L’esito dell’incontro è chiaro: le risorse umane e le idee ci sono; la sfida è costruire le condizioni strutturali affinché la restanza generi lavoro, innovazione e coesione per la Calabria di domani.