Festa dei Popoli Rocca di Neto convegno “Mediteranneamente – Accoglienza Linguaggio Universale”.
A presentare l’iniziativa, voluta dall’Amministrazione Comunale di Rocca di Neto, la Dr.ssa Francesca Cavallo, la quale ha introdotto i saluti istituzionali del Sindaco Alfonso Dattolo e dell’ Assessora alle Politiche Sociali Ramona Marino, e della Presidentessa della C.P.O. Genny Martino, simbolica la presenza del Tenente Gaetano Barbera della Guardia di Finanza Sezione Operativa Navale di Crotone, altresì importante la presenza dell’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Crotone Filly Pollinzi, del Vicepresidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali della Calabria Pasquale Colurcio, ed il Vicario parrocchiale di Rocca di Neto Don Valerio, oltre che i relatori Alessandra Mesoraca Responsabile del Servizio Politiche Sociali del Comune di Crotone, Manuelita Scigliano presidentessa dell’Associazione Sabir, notevole contributo fornito dalla Dr.ssa Donatella Loprieno Docente Unical e ancora Rosangela Catizzone Coordinatrice del progetto tutori Never Alone, e Domenico Oliverio Presidente dell’Associazione Tutori Volontari MSNA Calabria.
Sono state ben rappresentate le varie realtà coinvolte nei processi che riguardano il fenomeno dell’immigrazione e dell’accoglienza, si è parlato della concreta gestione dei flussi migratori sulla nostra costa, focalizzando l’attenzione su un aspetto del fenomeno ormai in crescita, che consiste nella sempre maggiore presenza di minori stranieri non accompagnati sul territorio nazionale.
Prezioso l’approfondimento del quadro legislativo nazionale ed europeo in materia di immigrazione a cura della Professoressa Loprieno, che ha permesso di comprendere come la legislazione, sia un punto di partenza basilare e talvolta cruciale, che orienta e determina concretamente le azioni che il Servizio Sociale e le Amministrazioni locali il Terzo Settore e le Forze dell’Ordine, rivolgono agli immigrati.
Un’importante giornata dedicata allo scopo di sensibilizzare, ma soprattutto di permettere l’acquisizione di un nuovo modello culturale, e nuove modalità di intervento, che permettano il superamento della gestione emergenziale dell’immigrazione, favorendo il regolare svolgimento dell’accoglienza.