FRAZIONE TORRE DI MELISSA (KR): CRONISTORIA DELLA PROCEDURA DI DEMOLIZIONE DELL’IMMOBILE, CONOSCIUTO COME PALAZZO MANGERUCA, E DI COSTANTINO MANGERUCA.
In data odierna è stato demolito l’ecomostro, rappresentato dall’immobile, denominato, Palazzo MANGERUCA, ubicato nella frazione Torre del Comune di Melissa (KR).
In particolare, a tale risultato si è giunti tramite si sinergica azione istituzionale della Legione Carabinieri “Calabria” e del presidente della Regione Calabria, dott. Roberto OCCHIUTO, i quali, allo scopo d’imprimere un forte impulso alla lotta contro gli abusivismi edilizi (in numero molto elevato in questa Regione), hanno deciso di stanziare degli specifici finanziamenti in favore dei Comuni, nei cui territori insistono tali immobili, individuando il suddetto edificio, in ragione dell’elevato significato simbolico per l’intera Regione atteso che:
a. la procedura di demolizione era inevasa da molti anni;
b. era stato confiscato a un soggetto gravitante nella ‘Ndrangheta;
c. è ubicato nei pressi della costa jonica, deturpandola;
d. è di dimensioni ragguardevoli.
Il Presidente della Regione ha quindi finanziato il Comune di Torre Melissa con 700.000,00 (settecentomila/00) Euro per indire la gara e per i connessi adempimenti, volti all’abbattimento dell’edificio, il quale, da sempre adibito a mobilificio, è ubicato nella Contrada Valle Di Casa s.n.c. della frazione Torre di Melissa, sulla S.S.106, ed è storicamente riconducibile a MANGERUCA Costantino.
Nella fase di affidamento dei lavori, è stato accertato che soli 4 (quattro) piani su 6 (sei) erano stati affidati dall’Agenzia del Demanio al Comune di Melissa, mentre gli altri 2 (due) risultavano nella disponibilità all’Agenzia dei Beni Confiscati, e, solo il 13 marzo 2023, l’Agenzia dei Beni confiscati ha assegnato la porzione rimanente dello stabile al suddetto Comune con il Decreto n. 17490 di protocollo.
Per quanto attiene alla procedura di gara, si precisa che:
a. il 21 luglio u.s., la Stazione Unica Appaltante (S.U.A.) della Provincia di Crotone ha indetto la gara n. 71/2023, su richiesta del Comune di Melissa, volta a realizzare un’area da adibire a campeggio e delle piazzole per la sosta dei camper, comprensiva della demolizione del citato manufatto;
b. il Bando di Gara è stato pubblicato il 30 giugno u.s. sulla G.U.R.I. n. 74 all’Albo Pretorio della Provincia di Crotone e con la Determinazione n. 237 di protocollo, datata 20 settembre u.s., il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Melissa ha aggiudicato in via definitiva l’appalto all’impresa “Lavori Stradali S.R.L.”, con la sede a Crotone, per un importo di 419.759,32 Euro, con un ribasso del 22,239%.
In sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è stata, infine, individuata la data odierna per la demolizione e, in particolare, secondo quanto emerso nel corso delle varie riunioni di coordinamento, è stato stabilito che:
a. 16 dicembre u.s.:
‒ sarebbe stato posizionato l’esplosivo dalla ditta “Deton S.R.L.”;
‒ dalle ore 7.00, l’area d’interesse sarebbe stata evacuata nel raggio di 150 mt. dalla Polizia Locale di Melissa con il supporto dell’Arma dei Carabinieri, mentre, contestualmente, avrebbe avuto inizio il servizio delle Forze di Polizia con l’attivazione, nel raggio di 150 mt., di un cordone di sicurezza – in costante contatto radio con la cabina di regia. appositamente allestita – per impedire l’accesso agli estranei;
‒ dall’arrivo del camion con l’esplosivo alle fasi successive della demolizione, sarebbe stata interrotta la circolazione stradale sulla S.S. 106 (su entrambe le corsie di marcia), con l’attivazione di un percorso alternativo e la creazione di presidi, opportunamente sorvegliati, per garantire, tra l’altro, la deviazione dei mezzi autoarticolati con il carico superiore alle 3,5 tonnellate allo svincolo Autostradale di Sibari;
b. l’odierno 17 dicembre:
‒ dalle ore 7.00, il cordone di sicurezza delle Forze di Polizia è stato allargato a un raggio di 250 mt. e saranno presenti due ambulanze medicalizzate, nonché due mezzi dei Vigili del Fuoco;
‒ dalle ore 8.00, sono stati attivati il C.O.C. presso il Comune di Melissa ed il C.C.S. in questa Prefettura;
‒ dalle ore 11.00 alle 14.00, R.F.I., è prevista l’inibizione del traffico ferroviario;
‒ dalle ore 10.00 alle 16.00, è prevista l’interdizione da parte dell’E.N.A.C. del sorvolo dell’area d’interesse;
c. per questo evento, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone, nella fase esecutiva dell’intervento, impiegherà oltre 80 militari, articolati in 5 turni di servizio, con il cambio sul posto, agli ordini del Cap. Martina IACONO, Comandante della Compagnia di Cirò Marina (KR).
MANGERUCA Costantino, nato ad Africo (RC) il 18 giugno 1934 e deceduto ad Abbiategrasso (MI) il 23 novembre 2009, già proprietario dell’immobile, denominato “PALAZZO MANGERUCA”, da sempre adibito a mobilificio, ubicato sulla S.S. 106, nella Contrada Valle di Casa s.n.c. della frazione Torre di Melissa (KR), agli atti di questo Comando (Fascicolo “P”) e dalle informazioni, reperite dalla consultazione della Banca Dati S.D.I., in uso alle Forze di Polizia, risulta:
a. non aver mai formalmente risieduto a Melissa, pur avendovi domiciliato almeno dal 1980 (non esiste un dato certo per poter stabilire la data d’inizio) e avendo mantenuto la sua residenza anagrafica nella via Vanzago n. 60 di Cornaredo (MI);
b. aver avviato, in Lombardia, negli anni ’70 la sua attività di “falegname”, accrescendo in un breve periodo il suo patrimonio, fino a inserirsi nel commercio dei mobili e a costruire un’intera palazzina sia con diversi appartamenti che con l’annessa esposizione del mobilio, ubicata nel citato indirizzo di residenza;
c. essere stato gravato da dei precedenti penali e di polizia per “omicidio”, “porto e detenzione abusivi di un’arma da fuoco”, “costruzione abusiva”, “truffa aggravata” e “associazione a delinquere di tipo mafioso”, venendo, in quest’ultimo caso, sottoposto a un Fermo di Polizia Giudiziaria il 9 giugno 1995, poiché ritenuto affiliato alla Cosca “MORABITO” di Africo (si sconosce l’esito del relativo procedimento penale);
d. aver sofferto dei periodi detentivi in carcere o agli arresti domiciliari, nonché essere stato sottoposto, il 21 aprile 2008, alla Sorveglianza Speciale di P.S. con l’Obbligo di Soggiorno per 3 (tre) Anni nella frazione Torre di Melissa, disposta dal Tribunale di Crotone con il Decreto n. 19/08 di protocollo e annullata, il 27 novembre successivo, dalla Corte d’Appello di Catanzaro con il provvedimento n. 101/08 di protocollo;
e. essere stato destinatario del Decreto di:
‒ Sequestro Preventivo dei Beni n. 8/2007 R.M.P., n. 44/2007 R.M.S.P. TRIB. e n. 93/07 R.D. di protocollo, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Crotone il 2 ottobre 2007 su proposta del dipendente Reparto Operativo e riguardante 39 (trentanove) immobili, ubicati nella provincia di Milano, ad Africo Nuovo e nella frazione Torre di Melissa (appartamenti, locali commerciali e industriali, magazzini e garage), intestati al medesimo, ai suoi familiari o a delle persone allo stesso riconducibili, tra i quali anche il citato “Palazzo MANGERUCA”, per un valore complessivamente stimato in circa 30.000.000,00 (trentamilioni/00) di Euro:
· a causa dell’evidente discrasia tra il patrimonio posseduto e i redditi denunciati;
· poiché ritenuti il provento delle attività illecite, realizzate, in quanto appartenente al sodalizio ‘ndranghetista, denominato Locale della ‘Ndrangheta di Cirò (KR);
‒ Confisca dei suddetti beni n. 40/2009 di protocollo, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Crotone il 19 novembre 2009;
f. a seguito delle risultanze delle:
‒ indagini, convenzionalmente denominate “GALASSIA” e “DUST”, essere stato affiliato alla suddetta consorteria malavitosa e una figura di vertice di un’altra organizzazione, dedita al narcotraffico;
‒ dichiarazioni, rese da 4 (quattro) collaboratori di giustizia:
· aver organizzato delle rapine e un fiorente traffico di sostanze stupefacenti in provincia di Torino;
· appartenere alla Cosca della ‘Ndrangheta, denominata “FARAO – MARINCOLA” di Cirò;
· rivestire una posizione rilevante in un’altra consorteria, dedita al narcotraffico;
· godere del “rispetto” dei sodali e dei vertici della Locale della ‘Ndrangheta di Cirò.