Cronaca

Giallo a Catanzaro: mentre l’arcivescovo Maniago celebra il Giubileo dei Rotariani qualcuno nota l’ assenza della Corona sul capo della Madonna

Catanzaro — Mentre si avvia alla conclusione il Giubileo 2025, l’“Anno Santo della Speranza”, i rotariani della provincia di Catanzaro hanno vissuto un momento di raccoglimento e riflessione nella Basilica Maria SS. Immacolata di Catanzaro con la celebrazione del Giubileo dei Rotariani, officiata da S.E. Mons. Claudio Maniago, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace.

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Alla cerimonia, tenuta nella Basilica vestita di rosso e accompagnata dal Coro polifonico San Vitaliano della Cattedrale, erano presenti i presidenti di tutti i club del territorio: Ferdinando Saracco (RC Catanzaro), Maria Vittoria Raschellà (RC Catanzaro Tre Colli), Giovanni Ruotolo (RC Cropani), Armando Chirumbolo (RC Lamezia Terme) e Vincenzo Ferrari (RC Soverato). Assente per impegni di lavoro Luigi Mastroianni (RC del Reventino). Mons. Maniago ha richiamato l’importanza della speranza e del servizio cristiano, invitando alla preghiera, al silenzio e alla testimonianza in un momento storico segnato dalla guerra.

Nel corso della celebrazione alcuni fedeli hanno però notato l’assenza della corona del Rosario in argento dalla statua dell’Immacolata temporaneamente collocata sull’altare maggiore. L’opera era stata donata dallo stimato maestro orafo Vincenzo Cosentino e consegnata al sacerdote don Sergio Iacopetta. “L’ho realizzata interamente a mano e con il cuore. La offro a devozione dell’Immacolata Concezione… Possa questo Rosario essere fonte di beneficio per tutti i fedeli”, aveva dichiarato Cosentino al momento della donazione.

Secondo i presenti, la corona sarebbe stata rimossa in occasione della recente processione dell’Immacolata per le vie del centro storico e sarebbe destinata a tornare sulla statua una volta rientrata nella cappella. Più inquietante, tuttavia, è il caso di una seconda corona — ancor più preziosa e anch’essa firmata dal maestro Cosentino, donata da una fedele “risparmiando giorno dopo giorno” — che risulterebbe misteriosamente scomparsa. Alcuni membri coraggiosi dell’Arciconfraternita avrebbero già chiesto spiegazioni; i fedeli chiedono ora che venga fatta chiarezza per fugare ogni dubbio e restituire serenità alla comunità religiosa.

La vicenda mette in luce non solo il valore artistico e devozionale degli oggetti, ma anche la sensibilità della comunità verso la tutela dei beni sacri: restano in attesa risposte ufficiali dalla parrocchia e dagli organismi competenti.

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