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Interpellanza di Bonelli al Ministro dell’Ambiente su Bonifica di Crotone POB FASE 2

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica – Per sapere

  • premesso che:
    Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Per sapere
  • premesso che:
    tra i Siti di Interesse Nazionale (SIN) con decreto ministeriale n. 468 del 2001 è stato classificato il
    SIN di «Crotone–Cassano –Cerchiara», (SIN CCC) perimetrato con il decreto ministeriale 26
    novembre 2002 e poi sottoposto a nuova perimetrazione con decreto ministeriale 9 novembre 2017;
    all’interno dell’area SIN Eni Rewind è proprietaria di una superficie pari a 71,5 ha, corrispondente
    agli stabilimenti ex Pertusola, ex Agricoltura e ex Fosfotec, successivamente dismessi;
    parte dei residui di lavorazione prodotti dai tre stabilimenti venivano stoccati nelle aree adiacenti,
    poste lungo la fascia costiera oggi identificate come “discariche fronte mare” ex Fosfotec ed ex
    Pertusola;
    le principali contaminazioni rilevate nell’ambito del SIN calabrese sono da metalli pesanti come
    arsenico, cadmio, mercurio, piombo, zinco e non, composti inorganici, composti organici di varia
    natura, ivi inclusi gli alifatici clorati, materie prime di natura chimica e metallurgica, residui di
    lavorazione ad elevato contenuto di radioattività;
    con sentenza definitiva del Tribunale di Milano del 24.02.2012, Eni Syndial S.p.A. (oggi Eni Rewind)
    venne ritenuta responsabile e quindi condannata per accertato “danno ambientale” causato dal
    deposito ed occultamento nel sottosuolo di materiale nocivo derivante dalle scorie delle produzioni
    industriali;
    il 23 febbraio 2023 è stato presentato il VI° Rapporto “Sentieri” sullo stato di salute della
    popolazione residente in 46 aree contaminate del Paese, di cui 39 SIN e 7 SIR per un totale di 316
    Comuni;
    tra i siti oggetto dell’indagine figura il SIN CCC, nel quale i dati mostrano complessivamente un
    profilo di salute con diverse criticità e dove si rilevano eccessi di rischio per patologie tumorali e
    renali, per alcune delle quali è comprovato o sospettato un legame eziologico con i contaminanti
    rilevati nelle matrici ambientali;
    il 24 ottobre 2019 veniva approvato il Progetto operativo di bonifica (POB) Fase 2 che prevedeva da
    parte di ENI, anche su indicazione del PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale),
    l’asporto ed il trasferimento, fuori dalla regione Calabria, di tutti i rifiuti della bonifica pericolosi, tra
    cui NORM e TENORM con amianto, e successivamente con Decreto Ministeriale n°7 del 3 marzo
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    INTERPELLANZA
    2020 veniva approvato il Piano della Bonifica Fase 2;
    nonostante tale accordo, ENI proponeva, in un secondo momento, di lasciare i rifiuti speciali
    pericolosi nel territorio di Crotone trasferendoli a distanza di pochi chilometri, ovvero in una
    discarica privata in loc. Columbra, adiacente a tre zone abitate;
    con atto 0006936 del 18.01.2023 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE),
    indiceva, su richiesta di ENI Rewind, la Conferenza dei Servizi istruttoria, (Sincrona) con il seguente
    ordine del giorno: presentazione del documento “Discariche fronte mare e aree industriali di
    pertinenza Eni Rewind S.p.A. Progetto Operativo di Bonifica Fase 2 (Decreto Dirigenziale della
    Regione Calabria n. 9539 del 2 agosto 2019 e Decreto MATTM prot. n. 7 del 3 marzo 2020). Variante
    al POB Fase 2 “Realizzazione di una discarica di scopo per rifiuti TENORM con amianto derivante
    dalle operazioni di bonifica della Discarica ex Fosfotec Farina – Trappeto all’interno del sito Eni
    Rewind di Crotone”;
    in data 11 maggio 2023 il MASE comunicava il “provvedimento di conclusione negativa del
    procedimento”;
    una nuova riunione della Conferenza dei Servizi è stata fissata per il giorno 17/06/2024;
    con deliberazione n. 269 del 12/03/2024 il Consiglio regionale della Calabria ha approvato il Piano
    regionale di Gestione dei Rifiuti, al cui paragrafo 32.2 Esclusione dal campo di applicazione dei criteri
    localizzativi dispone che “Fatte salve le norme sovraordinate, le previsioni relative ai criteri
    localizzativi non si applicano ai seguenti casi (…) lettera n) “discariche per la messa in sicurezza
    permanente e impianti di trattamento dei rifiuti realizzati nell’area oggetto di bonifica e destinati alle
    operazioni di bonifica dei siti contaminati secondo le procedure del titolo V del d.lgs. 152/2006,
    fermo restando l’obbligo di rimozione degli impianti di trattamento a bonifica conclusa”;
    le dette disposizioni potrebbero essere utili ad Eni Rewind al fine di perseguire e raggiungere, dopo
    anni di condotta omissiva, la revoca dell’impegno di smaltire i detti rifiuti al di fuori del territorio
    della regione Calabria e di creare nuove discariche di scopo per tenorm con amianto all’interno del
    SIN;
    se il Ministro non ritenga necessario adottare atti di propria competenza affinché il MASE nella
    Conferenza dei Servizi del 17/06/2024, si opponga alla richiesta da parte di Eni Rewind di procedere
    alla revoca dell’impegno gravante sulla stessa di smaltire i rifiuti speciali pericolosi industriali di
    Crotone fuori dal territorio della regione Calabria e affinché, dopo anni di condotta omissiva, si
    proceda tempestivamente all’attuazione del Piano definito (DM n°7 del 3 marzo 2020) e degli
    interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel SIN CCC.
    On. ANGELO BONELLI
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