La Polizia Provinciale sequestra 7 cani e 60 gatti a Corigliano Rossano
L’operazione rientra nel programma disposto dalla Presidente della Provincia di Cosenza On.le Rosaria Succurro Gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza dei Distaccamenti di Mormanno e Corigliano-Rossano, unitamente a personale del Comando di Cosenza agli ordini del Comandante Magg. Dott. Rosario Marano, hanno sequestrato penalmente in agro di Corigliano-Rossano nr. 7 cani e 60 gatti Gli elementi investigativi raccolti hanno consentito la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari di una persona in stato di libertà, adesso indagata per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e maltrattamento di animali Gli agenti sono intervenuti a seguito della segnalazione della Associazione N.O.E.T.A.A. O.D.V. “Nucleo Operativo Ente Tutela Animali Ambiente”, Distaccamento operativo di Corigliano-Rossano L’operazione di verifica è scattata mercoledì mattina 26 novembre e gli agenti, alla presenza del personale Medico Veterinario dell’A.S.P. di Cosenza – U.O.C. Servizio Veterinario I.A.P.Z. Distretto Jonio Sud, hanno potuto verificare lo stato in cui vivevano gli animali e valutare le loro condizioni di salute In particolare veniva rilevato che l’area box ospitante i cani, priva di riparo, era caratterizzata da costante umidità del terreno, con presenza diffusa di fango e deiezioni nonché di materiali di scarto e ferraglie Altri apparivano malnutriti, per insufficienza di risorse alimentari e idriche, nonché, per uno dei soggetti, anche una lesione all’occhio Per quanto riguarda le condizioni di possesso dei gatti domestici, appartenenti a razze europee, anche in questo caso si evidenziava una situazione di detenzione non conforme alla legge e alle caratteristiche etologiche degli stessi Le condizioni complessive venivano considerate incompatibili con le norme a tutela del benessere degli animali e potenzialmente produttive di gravi sofferenze I cani sequestrati venivano affidati giudizialmente in custodia al funzionario del Comune presente sul posto e trasportati in una apposita struttura per essere ospitati e per le cure del caso, mentre i felini venivano affidati in giudiziale custodia alla stessa Associazione N.O.E.T.A.A. che ha assistito a tutte le operazioni sopra descritte Nel corso delle attività si è potuto altresì rilevare che i 7 cani erano sprovvisti di microchip identificativo con l’omessa iscrizione all’anagrafe canina, per cui si provvedeva a contestare e sanzionare in via amministrativa le violazioni al trasgressore

