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L’ISTITUTO DI BIBLIOGRAFIA MUSICALE CALABRESE CELEBRA ALFONSO RENDANO.

Dal 3 al 5 dicembre in collaborazione con la Fondazione Giuliani e il Conservatorio di Cosenza presso la prestigiosa Villa Rendano un convegno studi dedicato alla figura del pianista e didatta cosentino 

Mettere in luce il ruolo del virtuoso calabrese Alfono Rendano nello sviluppo della musica pianistica in Europa tra Ottocento e Novecento. Il pianista cosentino, infatti, incarna il prototipo del musicista moderno diviso tra alto concertismo praticato nelle principali sale europee e ambizioni didattiche concretizzate nella fondazione di una importantissima scuola pianistica nella Napoli di fine Ottocento. Grazie alla sua folgorante carriera e ai rapporti istaurati con Franz Liszt, con gli allievi di Brahms e con il celeberrimo direttore d’orchestra Hans von Bülow, Rendano fu uno dei pochissimi pianisti italiani ad essere accettati negli esclusivi circoli della musica tedesca alla fine dell’Ottocento. 

Alla sua figura l’Istituto di Bibliografia Musicale Calabrese (Ibimus), in collaborazione con la Fondazione Giuliani e il Conservatorio di Cosenza, dedica una tre giorni (dal 3 al 5 dicembre) presso la prestigiosa sede di Villa Rendano. L’appuntamento viene realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Mibact e della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania. 

Un intenso programma con diversi professionisti che approfondiranno gli aspetti di Alfonso Rendano, il suo spirito di sperimentatore inquieto, i suoi successi, le ricerche musicali, le invenzioni e le scoperte. Alla fine della sua carriera egli si cimentò anche con il dramma per musica: la sua opera Consuelo venne rappresentata al Teatro Regio di Torino nel 1902. Rendano si interessò poi alle ricerche organologiche: sua fu l’invenzione del cosiddetto terzo pedale del pianoforte che permetteva un arricchimento delle possibilità espressive dello strumento. Il convegno internazionale che ha il titolo Alfonso Rendano e il pianoforte in Europa tra Ottocento e Novecento costituisce un importante passo verso lo studio della figura e dell’opera del musicista cosentino e vede la partecipazione di numerosi ed eminenti musicologi italiani e stranieri. 

All’apertura del convegno in programma il 3 dicembre alle ore 16:00 interveranno per i saluti istituzionali Francesco Paolo Russo, presidente Ibimus calabria, Francesco Perri, direttore del conservatorio di Cosenza, Anna Cipparrone, Direttore Museo Consentia Itinera, Franz Caruso, sindaco di Cosenza. Poi spazio alle sessioni del convegno che proseguiranno fino a domenica 5 dicembre con decine studiosi protagonisti del dibattito e degli approfondimenti. Il comitato scientifico dell’evento è composto da Guido Salvetti, Bianca Maria Antolini, Francesco Paolo Russo, Annunziato Pugliese, Franco Perri.

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