Per la Presidente Succurro non è più tollerabile la chiusura della SS 283
Chiesta l’apertura al Prefetto di un tavolo tecnico con gli Enti preposti
«Non è più tollerabile la chiusura della SS 283.»
È dura e decisa la presa di posizione di Rosaria Succurro contro il perdurare della chiusura della SS 283, cosiddetta delle Terme Luigiane.
Per la Presidente della Provincia «è necessario, urgente e non più procrastinabile riaprire immediatamente l’arteria, il cui mancato ripristino sta facendo pagare un prezzo troppo alto a residenti e pendolari e continua a provocare anche danni ingenti al tessuto produttivo e in particolar modo al settore turistico. Un’urgenza ormai drammatica, che mi ha costretta a prendere l’iniziativa di rivolgermi al Prefetto per chiedergli un incontro istituzionale tra le parti in causa anche per agevolare il traffico veicolare, ma soprattutto i pendolari e i residenti e per favorire un maggiore flusso turistico dal momento che si tratta della Strada che collega le Terme Luigiane e tutto il Tirreno».
In quest’ottica, la Presidente Succurro chiede un incontro urgente al Prefetto e agli Enti preposti.
Peraltro, Rosaria Succurro non manca di sottolineare le gravi criticità che, proprio a causa di questa situazione, si stanno verificando sulla SP 270 (EX SS 533 CETRARO – FAGNANO), risistemata a seguito di specifici lavori di ripristino effettuati dalla Provincia di Cosenza tra il mese di Agosto e Settembre 2022 e che risulta a tutt’oggi sovrautilizzata a causa della interruzione per circa 3 km. della S.S. 283 di competenza di Anas.
Di conseguenza, scrive la Succurro al Prefetto che «riversandosi tutto il traffico veicolare sulla strada provinciale, che seppur completamente aperta al traffico risulta essere l’unica arteria di collegamento dell’entroterra verso il mare, la stessa, per le proprie caratteristiche geometriche, riferite nello specifico alla larghezza della carreggiata e alle pendenze, non può consentire un deflusso costante e rapido del transito veicolare, costituito oltre che da vetture anche da autocarri».