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PUBBLICATI I PRIMI DUE AVVISI SULL’AGRICOLTURA INTEGRATA E BIOLOGICA. AL VIA LA NUOVA PROGRAMMAZIONE DEL PIANO DI SVILUPPO RURALE 2023-2027

Al via la nuova programmazione in agricoltura. Con la pubblicazione dei primi due avvisi, entra nel vivo il piano di sviluppo rurale 2023-2027, definito nei mesi scorsi e suggellato dall’approvazione del Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale (Csr), lo strumento essenziale per l’attuazione dei piani strategici della politica agricola comune. Sul sito www.calabriapsr.it sono già disponibili, in particolare, i bandi relativi alla Produzione integrata ed all’Agricoltura biologica, interventi che rientrano nell’ambito degli speciali regimi agro-climatici-ambientali e che con una dotazione complessiva, nell’arco del quinquennio, pari a circa 247 milioni di euro, sono tra gli assi portanti della strategia della Pac, volta alla sostenibilità ambientale per il benessere dei cittadini.

“Siamo davanti ad un passaggio fondamentale nella definizione degli scenari futuri della nostra agricoltura – commenta l’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo – Attraverso la nuova programmazione si introducono importanti elementi di novità rispetto al passato. Secondo gli orientamenti definiti dalla giunta di concerto col presidente Occhiuto, puntiamo a consolidare l’importanza ed i volumi produttivi del comparto agricolo, legandolo anche ad altri circuiti di sviluppo, in primis quello turistico, per una crescita complessiva della Calabria”.

Nello specifico, in riferimento agli avvisi oggetto di fresca pubblicazione, con l’intervento legato alla Produzione integrata sarà garantito un sostegno per ettaro di superficie agricola utilizzata a favore dei beneficiari che si impegnino ad adottare le disposizioni tecniche racchiuse nei Disciplinari di produzione integrata stabiliti per la fase di coltivazione, aderendo al Sistema di qualità nazionale di produzione integrata. Invece, con l’intervento avente ad oggetto l’Agricoltura biologica, le provvidenze saranno ricondotte all’impegno volontario, da parte degli agricoltori, a mantenere le superfici coltivate ad agricoltura biologica, mediante la compensazione dei minori ricavi o maggiori costi dei processi produttivi collegati al rispetto dei metodi agricoli biologici.

Alla base, un unico obiettivo: ridurre il rischio di inquinamento e degrado delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti e promuovere la salvaguardia delle risorse idriche, la tutela del suolo, la valorizzazione della biodiversità e il miglioramento della qualità dell’aria.

Da segnalare, ancora: già nei prossimi giorni saranno pubblicati anche i bandi per l’Apicoltura ed il Benessere animale, per un controvalore che, sempre nell’arco dei cinque anni, ammonterà a più di 67 milioni.

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