Sabato 21 settembre salpano i Marinai Solidali per la veleggiata realizzata dall’ANMI di Reggio Calabria
La collaborazione tra i Marinai d’Italia dei Gruppi di Reggio Calabria e di Villa San
Giovanni e il Cip Calabria Comitato Italiano Paralimpico in questa terza edizione costruisce
un nuovo binomio che darà frutti in altri successivi incontri e non si fermerà a questa attività
della Veleggiata davanti alle coste di Scilla, meravigliosa meta mitologica oltre che turistica
ma proporrà alternative.
Special Guest di questa 3^ edizione è l’Atleta Aurora Esabotini giovane e promettente
artista del Nuoto. Aurora è già Campionessa nazionale dei 50 metri dorso ai campionati
italiani. All’anniversario della sua vittoria, rilascia l’intervista e diventa testimonial
d’eccellenza nella costruzione di questa operazione solidale. Il suo percorso di
riorganizzazione degli allenamenti c’è l’impegno per raggiungere la Medaglia a Los Angeles
nel 2028. La tenacia e la dedizione in ogni nuova sfida, a sostegno dell’iniziativa sociale e
di formazione dei giovani a scuola. La incontriamo in una intervista che dimostra la concreta
costruzione di azioni sul valore del Volontariato. ( Intervista a seguire )
Anche questa volta i protagonisti sono i ragazzi Aurora, Giulia, Federico ed altri che
hanno un grande beneficio dalla pratica sportiva della vela anche in questa occasione
solidale di scambio sociale. I Marinai Solidali affiancano le persone che desiderano
avvicinarsi alla navigazione da diporto, donando se stessi ed il proprio tempo libero;
s’impegnano a organizzare le occasioni per vivere insieme in mare, nei porti e sulle
imbarcazioni a vela; dedicano un sorriso agli altri per creare relazioni interpersonali in
particolare con chi ha più bisogno a partire dai Soci ANMI e a seguire tutti coloro che amano
le coste e l’ambiente marino.
Emozione ed empatia in campo come in navigazione a vela sono la risorsa per
catalizzare energie nel gruppo: un valido equipaggio è quello in cui ciascuno dona ciò che ha.
“La volontà dell’ANMI è di praticare la cittadinanza attiva e di navigare in sicurezza, di
affiancare i giovani e i meno giovani in difficoltà, di tessere su tutto il territorio nazionale la
“rete del mare”, creando “nodi” come soltanto i marinai sanno fare, issando le vele della
solidarietà.