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TROPEA -1 MLN DI EURO DI FONDI COMUNITARI SPESI PER LA REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO SOLARE INUTILIZZATO. TRE PERSONE A GIUDIZIO.

Nei giorni scorsi i Finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, su ordine della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Calabria, guidata dal Procuratore Regionale dott.ssa Maria Rachele Anita ARONICA, hanno notificato tre inviti a dedurre, emessi in relazione a un danno erariale pari a 967.310,13 euro.

A tanto ammonterebbe il nocumento sofferto dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia che il Sostituto Procuratore Regionale, Dott.ssa Maria Gabriella DODARO, all’esito dell’operazione “SOLLEONE” delle Fiamme Gialle catanzaresi, contesta a due pubblici dipendenti (un Funzionario e un Dirigente di rango generale) nonché a un professionista, consulente esterno dell’ASP di Vibo Valentia, in relazione alla realizzazione di un’opera inutilizzata ed inutilizzabile.

Al centro delle indagini si colloca infatti l’abusiva realizzazione di un impianto termodinamico a concentrazione solare per la produzione di energia termica ed elettrica – Progetto “PROMETEO”, finanziato con fondi strutturali europei – che avrebbe dovuto essere a servizio del presidio ospedaliero di Tropea (VV) producendo, nelle intenzioni, significativi risparmi energetici. L’opera, che era ritenuta di notevole interesse pubblico (L. 1489/1939/D.M. 20.01.1970), è stata realizzata, senza le dovute autorizzazioni, in un’area gravata da vincoli paesaggistici e sismici. Di qui l’adozione, da parte del Comune di Tropea, di un ordine di demolizione e rimessa in pristino dei luoghi, con conseguente inutilizzabilità dell’impianto realizzato, che infatti non è mai stato nemmeno collaudato e attualmente versa in stato di totale abbandono.

L’opera, costituita da 35 “ombrelli” fotovoltaici (concentratori solari) per la produzione di energia elettrica e da 4 apparati a cogenerazione è stata realizzata non solo in assenza dei prescritti permessi a costruire che avrebbe dovuto richiedere al Comune di Tropea, ma addirittura senza nemmeno denunciare preventivamente l’esecuzione dei lavori al Genio Civile.

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