Crotone con il partenariato di San Giovanni in Fiore, capitale della cultura 2026
L’Associazione socioculturale Paideia di Crotone/San Giovanni in Fiore, propone alla Amministrazione Comunale di Crotone, con il partnariato dei comuni della Provincia KR e di San Giovanni in Fiore (i sindaci Oggetto: Crotone capitale della cultura italiana 2026 con il partnariato dei comuni della Provincia hanno già dato tutti il loro assenso informale al progetto) di candidarsi a Capitale della cultura Italiana 2026.
Il vasto territorio che un tempo fu la culla della civiltà occidentale possiede tutti i numeri, secondo il presidente della Paideia dott.Luigi Bitonti, per concorrere al bando del Ministero della Cultura, quale capitale italiana della cultura per il 2026.
La città di Crotone con il partnariato dei comuni della sua Provincia KR, unitamente alla città dell’Abate da Fiore, puo’ vantare una storia di oltre tremilaecinquecento anni e famiglie nobili (Lucifero, Albani, Berlingeri, Zurlo, Sculco, Susanna etc.) ed uomini illustri anche di statura internazionale come Pitagora, Filolao, Alcmeone, Democede, Milone, Phaillo,Astilo, Falcone Lucifero ministro della Real Casa Savoia, Gioacchino da Fiore, l’archeologo Gaspare Oliverio, lo scrittore Salvatore Meluso, la mistica Isabella Pizzi ,don Luigi Nicoletti, il vescovo Tarcisio Cortese, Aloisius Lilio, Ilio Adorisio, il glottologo Giuseppe Gangale, Cecco Simonetta, Papa Zaccaria, Gio’ Leonardo Di Bona detto il Puttino, il Ministro Diego Tajani, lo scrittore Francesco Grisi, la nobile famiglia dei Portiglia, l’onorevole Titta Madia, il pittore Francesco Giordano, Sant’Antero Papa, Leonardo Vinci, il dr. Giuseppe Talarico,lo scrittore Angelo Vaccaro, il generale Emilio Spina, il dr.Alfonso Ferrari,il Vescovo Vincent Ferrarelli ed il dr.Luigi Ferrarelli, la Beata Isabella Iaconis, il Vescovo Policromio, il Vescovo Zaccaria CiccoPalmieri, lo scrittore Carmine Abate, il Conte Campitelli, il Marchese d’Aquino, e tantissimi altri personaggi illustri che hanno fatto la storia in tutti i paesi dell’antico Marchesato crotonese unitamente alla Sila Sangiovannese.
Un territorio meraviglioso ricco di antichi centri storici, chiese, palazzi nobiliari, ville, casolari conventi, un museo archeologico all’aperto che espone le antiche vestigia di Kroton , Petelia, Ypsicron, Siberene, Acherenthia,etc.
Saranno coinvolti tutti gli strati sociali e tutte le forze attive della città e della provincia ad iniziare DAGLI AMMINISTRATORI COMUNALI, PARLAMENTARI, partiti e movimenti politici, dai dirigenti scolastici, docenti , studenti delle scuole superiori, gli ordini professionali e di categoria, i sindacati, gli artisti, gli artigiani, i commercianti, le associazioni culturali, del terzo settore e del volontariato, le associazioni sportive, le scuole di musica e le scuole di ballo.
Si formeranno gruppi di lavoro in Crotone ed in ogni paese e saranno riprese e valorizzate tutte le manifestazioni socioculturali, artistiche, fieristiche, dell’artigianato e del commercio, sportive etc. del passato e del presente e ne saranno prodotte delle nuove.
Il progetto servirà anche per unire la nostra città e tutta la provincia KR, cosi’ emarginate, divise da interessi partitici, ideologici, religiosi, sportivi etc. causa della crisi e dello sconforto che nulla nella nostra realtà puo’ essere migliorato a causa delle cattive amministrazioni e degli indici negativi sulla qualità della vita, dei servizi primari e sanitari, delle infrastrutture, dell’occupazione, della dispersione scolastica, della povertà che ci hanno relegato all’ultima terra d’Europa.
Siamo nani sulle spalle di giganti ||||
Va fatto uno sforzo da parte di tutti gli uomini onesti e di buona volontà affinchè la nostra terra possa rifiorire ed uscire dalle brume dell’egoismo, del particolarismo, dell’individualismo, del male affare, della ndrangheta, della criminalità minorile, della droga, della sete smodata del potere e dei soldi , frutto di una mentalità dell’effimero e dell’edonismo, che non hanno mai favorito il perseguimento del bene comune di tutta la popolazione e della formazione di un positivo senso civico che porta al rispetto ed alla valorizzazione dei beni comuni.
Si raccolga l’appello della Paideia, perchè abbiamo il dovere di impegnarci per dare un futuro alle nostre giovani generazioni che sono costrette ad abbandonare le famiglie , gli affetti, le amicizie per portare le loro magnifiche energie psicofisiche per lo sviluppo di altre città e territori perchè da noi non vi è una possibilità di lavorare e di crearsi un avvenire!!!!
Il Luogo
La città primigenia sullo Jonio con le ampie strade parallele ed i quartieri, le piazze delimitate dagli splendidi edifici pubblici e dai templi, le case allineate in bell’ordine lungo le strade con i giardini e gli orti antistanti; e fuori dalle mura il contado con i cleroi allineati e delimitati dai fossi e dalle strade punteggiate da case e fattorie; ed il territorio periferico costellato da chomai e da casali, con la frontiera della foresta e l’alternarsi di seminativi, prati e macchie; e qua e là, sui promontori protesi sul mare e sulle colline che dominano le pianure costiere i santuari extraurbani che svettano al cielo con le maestose colonne, e nel mezzo della regione, il tempio di Hera Lacinia circondato dal bosco sacro e dalle residenze dei sacerdoti, che domina con la severa mole lo Jonio, da Taranto a Capo Zeffirio. Quivi si radunano ogni anno tutti gli Italioti che dall’ombra del maestoso tempio celebrano l’unità spirituale ed i fasti della pace. Un’unità spirituale che abbattè i confini artificiosi delle “poleis” ed avvinse tutti i popoli con i saldi legami di una religione che trascendeva la simbologia dell’Olimpo, e le istintive manifestazioni del misticismo che si identificava nella “ Paideia Pitagorica” onde i Posidoniati, assoggettati dai Lucani, solevano due secoli dopo radunarsi e piangere tutti insieme la perdita dell’armonia del pensiero e dello spirito che traeva il suo alimento nell’Eleuteria.
Dalla trama di questo dramma morale, sul cui ordito si muove un pensiero vigoroso ed una sublime religione (Pitagorica), giunge a noi l’eco lontana di una voce che descrive
un mondo incantato e l’immagine di uomini quasi favolosi: “ Pitagora, Alcmeone, Democede, Milone, Astilo”.
L’Uomo
“V’era tra quelli un uomo di straordinaria conoscenza, il quale acquisi’ un’immensa ricchezza d’ingegno, e in sommo grado padroneggiava ogni sorta d’opere di sapienza. E quando tendeva tutte le forze della sua mente, agevolmente scorgeva ciascuna delle cose che sono, in dieci, ed in venti generazioni umane”.
*Empedocle, 31 B 129 DK- fr.99 Wright = 6 (Porfirio, Vita di Pitagora 30).
*Tocca ora a noi dare qualità umana al nostro tempo. Certo che è difficile l’impresa dell’amore cristiano . Non è però impossibile. Non siamo soli. Lo Spirito del Risorto è in noi.
ASSOCIAZIONE SOCIOCULTURALE PAIDEIA
CROTONE /SAN GIOVANNI IN FIORE