Spettacolo

Grande successo al Politeama di Catanzaro per “La Traviata” portata in scena con i coridi duecento studenti

Teatro Politeama di Catanzaro stracolmo di studenti, genitori, docenti, amanti della lirica lo
scorso venerdi mattina 19 aprile per “La Traviata” di Giuseppe Verdi portata in scena, oltre
che dai protagonisti Alfredo e Violetta interpretati da Federico Vita e Fiorenza Mercatali e a
Giorgio Germont (Valerio Pagano), da duecento alunni di tre istituti comprensivi delle
province di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria. Gli allievi dall’istituto Bianco di
Sersale, capofila del progetto nazionale, Casali del Manco e Galileo Galilei di Reggio,
hanno dato vita al coro del famoso melodramma. Una edizione davvero suggestiva che ha
animato festosamente il Politeama, grazie alla presenza dei giovanissimi artisti in abiti da
scena. Dalla platea come da programma hanno intonato le più celebri arie,
accompagnando Alfredo e Violetta nel corso dell’opera, il cui testo è stato transcodificato
per adattarlo proprio agli alunni. Presenti in sala i sindaci di Catanzaro Nicola Fiorita, di
Sersale Carmine Capellupo, di Zagarise Domenico Gallelli, altri operatori molto dinamici
come il presidente della Proloco di Sersale Alessandro Galeano.
Il progetto “Scuola InCanto – L’opera lirica a portata di tutti” è stato promosso dall’Ets
Europa InCanto e “intende educare ad avvicinare i più giovani all’opera lirica e al teatro, in
un’ottica di coesione sociale e valorizzazione del territorio” come ha ben spiegato in
apertura Maria Brutto, dirigente dirigente dell’istituto capofila. A dirigere l’orchestra
“Europa InCanto”, che ha accompagnato coro e cantanti dal vivo, il maestro Germano
Neri, che ha sostenuto gli alunni nel corso dell’intero anno scolastico insieme all’ideatrice e
curatrice del progetto Nunzia Nigro. “Loro – ha precisato Maria Brutto – sono stati
fondamentali per lo sviluppo di una così complicata organizzazione che è partita dalla
formazione dei docenti e che vede noi capofila di 32 istituti in tutta italia”. Per il Sindacato
Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, presieduto da Luigi Stanizzi, “occorre sostenere e
implementare le sinergie più virtuose fra i capoluoghi e gli hinterland, soprattutto quelle
mirate alla promozione della cultura espressa in qualunque forma”.
Altri quattro teatri hanno visto e vedranno gli alunni delle rispettive regioni esibirsi in scena:
il San Carlo di Napoli, l’auditorium della Conciliazione di Roma, il teatro Pergolesi Spontini
di Jesi e il teatro Colosseo di Torino. Il progetto sostenuto dal ministero dell’Istruzione e
del Merito ha ricevuto la cifra complessiva di 448mila euro, 14mila euro per ciascuna
scuola. L’iniziativa è stata salutata con favore anche dal Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella, che si è voluto complimentare ufficialmente con l’Istituto Comprensivo
Bianco di Sersale-Zagarise (capofila del progetto nazionale) diretto dalla professoressa
Maria Brutto. E proprio ieri, dopo tanta fatica e visti i risultati raggiunti, la dirigente
scolastica Maria Brutto accompagnata dalla dirigente amministrativa Antonella Fusto, ha
ricevuto complimenti e congratulazioni da più parti: alunni, genitori, docenti, amministratori,
istituzioni.
La dirigente Maria Brutto da parte sua, ringraziando tutti, si è compiaciuta della riuscita
dell’evento, che ha portato a compimento e a sintesi un lungo lavoro didattico e
organizzativo. “Il coinvolgimento della comunità educante – ha dichiarato – ha visto anche i
genitori partecipi oltre che gli allievi traboccanti di gioia, completamente calati nella parte e
rapiti sia dal contesto del grande teatro, il Politeama di Catanzaro con le sue linee
morbide e raffinate, che dalla mirabile regia delle tutor di scena e dalla sapiente ed
empatica guida del maestro di orchestra,, il Maestro Germano Neri, capace di ipnotizzare
200 bambini dirigendo all’unisono voci e pause in un grande e sincronizzato coro. Diventa
indimenticabile un’esperienza così immersiva, questo cantare con Violetta ed Alfredo,
fra lo strusciare dei veli dei costumi di scena di Violetta per i quali sono stati impiegati, in
un’ opera di alta sartoria, ben 1500 petali.
In tutto questo – sono sempre le parole di Maria Brutto – l’opera lirica si fa nel canto
metafora di una promozione di un futuro, in cui le persone possano fiorire mettendo in
scena lo spirito giocoso di una comunità che si riconosce unita e ancorata al sentimento
umano. E’ un inno alla bellezza che rafforza il senso di identità e appartenenza che radica
alla cultura italiana, nella sua peculiare cifra di Umanesimo oltre il tempo e lo spazio
nazionale”.

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