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Palmi rinnova la sua devozione a San Nicola: catechesi, arte sacra e un inno per il Patrono della città

Si sono svolte in città le celebrazioni dedicate a San Nicola Vescovo, Patrono Secondario della Diocesi di Oppido Mamertina‑Palmi e della comunità palmese, attraverso una serie di appuntamenti che hanno unito tradizione, partecipazione popolare e momenti di particolare intensità religiosa e culturale.

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Il 4 dicembre, nella Chiesa dell’Immacolata e di San Rocco, i bambini del catechismo della Parrocchia San Nicola hanno partecipato a un incontro guidato da don Domenico Loiacono, incentrato sulla figura del Santo e sulla devozione alla Vergine Immacolata. La catechesi si è conclusa con una sorpresa organizzata dal Comitato Festeggiamenti: San Nicola è entrato in chiesa per consegnare un dono ai più piccoli, suscitando gioia e stupore tra i presenti. Il comitato è presieduto da Rocco Ferraro.

Dal 5 all’8 dicembre la Palestra Rocco De Zerbi ha ospitato la seconda edizione della Mostra d’Arte Sacra, promossa dal Comitato Festeggiamenti in collaborazione con l’Associazione Eliopoli. L’esposizione, visitabile tutte le sere, ha presentato opere e manufatti legati alla tradizione religiosa locale e ha richiamato numerosi visitatori, valorizzando il patrimonio devozionale e artistico della città.

Il momento centrale delle celebrazioni è stato il 6 dicembre, giorno della Solennità. La Santa Messa delle ore 11, celebrata nella Chiesa dell’Immacolata e San Rocco, è stata presieduta dal Vescovo della Diocesi, mons. Giuseppe Alberti. La liturgia è stata animata dal Coro Ecclesiale Corpus Domini, che ha eseguito in prima assoluta l’inno a San Nicola, composto e musicato dalla direttrice Marilù Zaccuri. Il nuovo canto — che include versi come «San Nicola, resta accanto alla città» — è stato accolto con emozione dai fedeli.

Le celebrazioni sono state animate anche dalle esibizioni del complesso di tamburi diretto dal maestro Giuseppe Papandrea, che ha percorso le vie cittadine contribuendo all’atmosfera festosa e coinvolgente, soprattutto per i bambini.

La festa 2025 ha così ribadito il forte legame tra Palmi e il suo Patrono, con una cornice che ha saputo coniugare educazione religiosa, valorizzazione artistica e partecipazione comunitaria.

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