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REGIONE CALABRIA PROTAGONISTA IN SENATO CON L’ACI NAZIONALE.

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Su delega del presidente Roberto Occhiuto, è stato il vicepresidente Giusi Princi a rappresentare la Regione Calabria a Roma in occasione della presentazione ufficiale del 1° Rapporto sul mondo delle auto storiche, su iniziativa dell’Automobile club d’Italia, dell’Aci storico e della Fondazione Filippo Caracciolo – Centro studi Aci.

A Palazzo Madama oggi a rubare la scena è stato il “Motorismo storico in Italia”.

All’evento, che ha radunato presso il Senato della Repubblica tecnici e giornalisti esperti del settore provenienti da ogni angolo del Paese, hanno preso parte autorevoli personalità, tra cui il Presidente nazionale Aci, Angelo Sticchi Damiani, che ha messo in evidenza quanto fatto dalla Calabria in materia.

Con grande orgoglio e compiacimento, il Vicepresidente ha infatti portato a Roma l’esperienza della Regione Calabria, che nel settore degli autoveicoli e motoveicoli d’interesse storico e collezionistico è in controtendenza rispetto al resto d’Italia, affermandosi avanti a tutte le altre regioni d’Italia, seconda solo alla Lombardia.

Giusi Princi ha infatti rimarcato quanto in Italia questa materia sia lacunosa, poiché “non sono fissati puntuali prerequisiti per l’accertamento della storicità dei veicoli.

A causa di questo, in diverse occasioni, capita addirittura di andare in contrasto con le indicazioni della Comunità Europea in materia di sostenibilità ambientale”, ha giustamente precisato la Vice di Occhiuto. Da questo punto di vista, è utile ricordare la direttiva europea del 2014 che ha definito quali “veicoli di interesse storico” quelli con alle spalle un’immatricolazione di almeno 30 anni, non più in produzione, preservati e mantenuti nello stato originario e che non abbiano subito modifiche sostanziali nelle caratteristiche tecniche.

“In Italia invece – segnala il Vicepresidente della Calabria – siamo costretti a confrontarci con un Codice della Strada che stabilisce di poter considerare storici anche veicoli con soli 20 anni di immatricolazione. Ciò ha determinato negli anni di poter impropriamente considerare come storici migliaia di veicoli che in realtà tali non sono, e soprattutto che non rivestono alcun particolare interesse estetico, meccanico, industriale o collezionistico. Paradossalmente, si tratta invece di veicoli vecchi, che vengono quotidianamente utilizzati dai proprietari per la normale circolazione stradale, beneficiando di agevolazioni fiscali pur essendo altamente inquinanti ed in certi casi anche pericolosi per la sicurezza stradale, in quanto tecnicamente superati e logorati dall’uso.”

“Al fine dunque di porre rimedio a questa situazione che non è stata legiferata in Italia e che risulta molto lacunosa – ha detto Giusi Princi nel suo intervento in Senato – con la Legge regionale n.21 del 7 luglio 2022, la Calabria ha disposto che la storicità dei veicoli possa essere attestata solo per quelli che evidenzino effettivamente una rilevanza storica e collezionistica, che ricada pure dopo i 20, se non 30 anni, ma esclusivamente per quei veicoli inclusi nella lista di salvaguardia preventivamente predisposta dal registro ACI storico. Quindi solo per tali veicoli nella nostra Regione si applica l’esenzione (pari al 50%) dal pagamento della tassa automobilistica. Legge questa – ha aggiunto in conclusione il Vicepresidente della Calabria – che il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare, riconoscendo la validità e legittimità di quanto sancito dalla nostra Regione. Ringrazio, pertanto, il Governatore Occhiuto, il Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso e l’Assemblea tutta per aver legiferato in tal senso. E un doveroso ringraziamento pubblico lo dobbiamo al Consiglio Generale dell’ACI, nella persona di Ernesto Ferraro, per il prezioso supporto normativo dato alla Calabria per la stesura della legge.”

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