San Luca, un appello per il ritorno al voto: la risposta di Giuseppe Semeraro
Un appello accorato per il ripristino della democrazia a San Luca è stato lanciato da Sergio Gaglianese e dall’associazione “La Tazzina della Legalità”. La richiesta di riportare il paese al voto, restituendo ai cittadini la possibilità di eleggere un’amministrazione, trova ora un sostenitore in Giuseppe Semeraro, operatore culturale salentino con una lunga carriera di collaborazione con comuni del Mezzogiorno.
«Questo appello non solo lo condivido, ma lo faccio mio. Mi metto a disposizione per sostenerlo e per lavorare affinché San Luca torni ad avere un sindaco e un Consiglio comunale scelti dai cittadini», dichiara Semeraro, che ha visitato il comune e conosce bene le sue peculiarità. Secondo lui, San Luca non è un luogo desolato, ma una comunità ricca di storia e patrimonio religioso, elementi che potrebbero promuovere uno sviluppo sostenibile.
Semeraro sottolinea l’importanza di ripartire dai punti di forza già esistenti. «San Luca può e deve ripartire dai suoi patrimoni e da una comunità che non si senta più sola», afferma, invitando la parte sana della popolazione a candidarsi e a farsi avanti.
In un momento di transizione delicato per la comunità, il parroco don Gianluca Longo sta cercando di mantenere unita la popolazione attorno ai valori della fede. Semeraro evidenzia che l’impegno del parroco è in linea con l’appello per un rinnovamento politico: «Il parroco non ha lasciato vuoti, ha detto alla gente che la fede si vive qui, alla luce del sole. È la stessa cosa che dobbiamo fare in politica: non lasciare spazi scoperti».
Accanto alla sua adesione, Semeraro preannuncia una visita a San Luca con una delegazione delle associazioni di cui è segretario, per incontrare le istituzioni locali e le realtà sociali. «Vogliamo ascoltare direttamente il territorio», afferma, menzionando anche la collaborazione con figure come Amedeo Di Tillo, attivo nel settore sportivo e sociale.
La strategia delineata da Semeraro è chiara: «Non una lista dell’ultimo minuto, ma un cantiere di idee che metta insieme famiglie, giovani, associazioni, parrocchia e operatori economici puliti». L’obiettivo è ascoltare i bisogni della comunità e valorizzare le risorse esistenti, come il patrimonio religioso e il borgo aspromontano, trasformandoli in leve per il turismo e l’accoglienza.
«San Luca – conclude Semeraro – non può restare prigioniera dell’idea che qui governare sia impossibile. Se la Chiesa tiene il territorio e la società civile lancia un appello, anche noi dobbiamo metterci la faccia. Adesso l’obiettivo è arrivare alla prossima scadenza elettorale con una proposta chiara, voluta e riconosciuta dalla comunità».

