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Successo per la rassegna 7 Giorni con le Donne per i Diritti Umani

Successo a Diamante per la rassegna “7 Giorni con le Donne per i Diritti Umani” organizzata dal Cinecircolo Maurizio Grande sostegno , degli . La rassegna si è presentata come una sorta di “spin-off” della 14esima edizione del Mediterraneo Festival Corto tenutosi a Scalea lo scorso Luglio, il cui tema era appunto “con le donne”. Per questo, ogni serata ha visto il saluto istituzionale di rappresentanti dell’amministrazione comunale di Diamante e dell’amministrazione comunale di Scalea.

La rassegna, tenutasi dal 28 Agosto al 3 Settembre tra il Museo DAC e il lungomare della Città dei Murales, ha visto alternarsi convegni, proiezione di cortometraggi e incontri letterari. Al DAC per tutti e sette i giorni, è stata in esposizione la mostra “Da oltre 40 anni contro la tortura” di Amnesty International Italia. Trentasei pannelli che hanno mostrato come la tortura sia ancora praticata in molti Stati del mondo e come Amnesty lavori costantemente per contrastare questa pratica. Numerosi i visitatori che si sono avvicendati nelle sere, rimanendo profondamente toccati da ognuno dei pannelli.

Ancora all’interno del Museo DAC si è tenuto il convegno dedicato alle “Donne di Calabria” in particolare Concetta Pontorieri e Caterina Tufarelli Palumbo. La prima, originaria di Rombiolo, si laureò nel 1921 contro il volere della famiglia, col massimo dei voti presso l’Università di Torino, divenendo la prima donna calabrese a conseguire la laurea. La seconda fu eletta sindaca di San Sosti il 10 marzo 1946 diventando la prima Sindaca donna d’Italia. Entrambe pioniere e modello per tutte le donne calabresi com’è stato ribadito durante il convegno, moderato dalla giornalista Maria Francesca Amodeo con gli interventi dell’Assessora alla Cultura di Diamante, Martina Presta; della Consigliera di Scalea, Gianna Fiore; della nipote della Tufarelli Palumbo, Maria Enza Pisani; della regista Agelica Artemisia Pedatella; dell’avvocata Fatima Kochtab e dell’editrice Maria Pina Iannuzzi, fondatrice de “Le Pecore Nere Editore” oltre che del Direttore Artistico del Mediterraneo Festival Corto, Francesco Presta.

La figura politica della Tufarelli Palumbo che durante il suo operato amministrativo ha realizzato strade, scuole, asili nido ricostruendo la comunità di San Sosti nel dopoguerra, è stata ritratta anche durante l’ultima serata della rassegna, condotta ancora dalla giornalista Maria Francesca Amodeo, insieme alla figura politica di Olympe De Gouges che alla fine del ‘700 in Francia proclamava le sue idee contro la schiavitù e sull’uguaglianza politica e sociale tra uomo e donna finendo ghigliottinata dai suoi stessi compagni rivoluzionari. A narrare l’operato di queste donne lo scrittore Claudio Cavaliere, l’attrice e regista Angelica Pedatella e la soprano Giuliana Tenuta che ha interpretato “La Marsigliese” e “Je ne regrette rien” di Edith Piaf.

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