Salute

Fragilità, ambiente, salute mentale: il Joint Meeting 2025 traccia le priorità della pediatria del futuro

CATANZARO – 9 dicembre 2025. Si è chiusa con ampia partecipazione la XIII edizione del Joint Meeting in Pediatria e Medicina dell’Adolescenza, tenutasi il 5 e 6 dicembre nella Sala Convegni dell’Hotel Guglielmo di Catanzaro. Organizzato dall’associazione Acsa&Ste ETS con il patrocinio dell’Azienda ospedaliero‑universitaria “Renato Dulbecco”, il congresso è stato presieduto dal dott. Giuseppe Raiola e dalla dott.ssa Maria Concetta Galati, rispettivamente direttori dei Dipartimenti Materno‑Infantile ed Oncoematologico dell’Aou “Dulbecco”.

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Il Comitato Scientifico, composto da Raiola, Galati, Anna Panzino, Maria Caterina Rotella, Maria Teresa Rizzo e Francesca Cosco, ha messo a punto un programma multidisciplinare che ha spaziato da endocrinologia, diabetologia e allergologia a nutrizione, prevenzione, ambiente, salute mentale e medicina dell’adolescenza, attraverso workshop, letture magistrali e sessioni interattive.

«La tredicesima edizione del Joint Meeting ha segnato un traguardo importante», ha dichiarato il dott. Raiola, sottolineando l’importanza di un’attenzione clinica capace di cogliere i segnali anche nei pazienti più fragili, «spesso incapaci di verbalizzare il loro disagio». Raiola ha inoltre spiegato la scelta di un format più contenuto e qualificato: «Meno numeri, più qualità», per rivolgersi a professionisti specializzati e aumentare il livello scientifico dell’incontro.

La dott.ssa Galati ha evidenziato la vocazione pratica dell’evento: «Ciò che apprendiamo deve poter essere applicato già dal giorno successivo in reparto». Ha inoltre rimarcato il valore dello scambio internazionale, con la presenza consolidata di colleghi spagnoli, come elemento che arricchisce il confronto scientifico e umano.

Tra gli interventi, il dott. Daniele Alberti ha evidenziato la ricaduta territoriale del meeting, utile a rafforzare la rete pediatrica calabrese e a ridurre i disagi legati alla migrazione sanitaria: «Collaborare significa portare competenze maturate in contesti più avanzati per costruire eccellenza», ha detto, insistendo sull’importanza dell’uso responsabile delle risorse.

Dall’estero, il dott. Lino Alvarez Granda dell’Ospedale di Santander ha portato l’esperienza del pronto soccorso pediatrico, che gestisce 40.000 emergenze all’anno, per sottolineare le specificità dell’assistenza alle urgenze dell’adolescenza. Il prof. Silvano Bertelloni ha elogiato la capacità del meeting di mettere insieme esperti di molte discipline, favorendo uno scambio concreto tra professionisti.

Ampio spazio è stato dato ai temi ambientali: il dott. Antonio Messa ha richiamato l’attenzione sulle zoonosi emergenti legate ai cambiamenti climatici, mentre il prof. Gianni Bona, vicepresidente di AMBO, ha ricordato la vulnerabilità dei bambini agli effetti ambientali, denunciando il rischio legato alle microplastiche e promuovendo azioni di riduzione di plastica, energia e sprechi.

La salute mentale degli adolescenti è emersa come una priorità: il prof. Félix Notario Ruelo, presidente della Società Spagnola di Medicina dell’Adolescenza, ha parlato dell’aumento di ansia, depressione, autolesionismo e disturbi alimentari post‑pandemia, invitando i pediatri a sviluppare competenze comunicative per intercettare segnali spesso inespressi dai giovani.

Il congresso, gratuito e accreditato con 13 crediti ECM, ha riunito circa 100 professionisti tra medici, infermieri, tecnici sanitari, psicologi, dietisti ed educatori, consolidando una rete che coinvolge ospedali, università e territorio. Con la XIII edizione il Joint Meeting si conferma laboratorio permanente di idee e buone pratiche, capace di integrare competenze cliniche, visione sociale e apertura internazionale per affrontare le nuove sfide della pediatria.

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