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LIBERIAMO DALLA PLASTICA LA PINETA DI GABELLA A CROTONE

Verso il Cambiamento con Comitato libero cittadino delle contrade

Domenica 14 Maggio un gruppo di persone dell’associazione verso il cambiamento, con anche il comitato libero cittadino delle contrade, si sono riunite in quella che è conosciuta come la Pineta di Gabella. Un luogo magico, accessibile mediante una stradina sterrata confinata solamente da terreni di agricoltori; seppur difficile da raggiungere, la pineta è frequentata da migliaia di persone e turisti provenienti da ogni parte d’Europa.

L’iniziativa è stata promossa dal presidente Antonio Giardino, che rammaricato dall’inciviltà dei tanti si auspica di sensibilizzare quante più persone possibili al fine di ripristinare la bellezza e natura di questo luogo meraviglioso.

“Abbiamo trovato di tutto! Pensavamo ci fosse solo plastica, ed invece, c’era addirittura eternit sparsa sulla spiaggia”.

Per porre fine a questo degrado, una soluzione potrebbe essere quella di posizionare una o più telecamere solari, a tal proposito, le associazioni avrebbero pensato di creare un progetto finanziandolo privatamente, con una raccolta fondi fra cittadini. Tuttavia, continua Giardino, siamo noi esseri umani la rovina di tutto! Noi sporchiamo, noi corriamo con le macchine, noi distruggiamo il benessere dell’ambiente, però bisogna essere consapevoli che in qualche modo dobbiamo preservare, custodire, vigilare, questi posti importanti per la fauna e quindi per l’uomo stesso.

La giornata di pulizia si è conclusa con la raccolta di 40 sacchi di spazzatura mista che ha donato Akrea assieme a 12 paia di guanti; sono stati raccolti rifiuti ingombranti di ogni tipo, sedie, bidoni, ombrelloni ed altro ancora.

C’è un grande entusiasmo fra la popolazione di Crotone Nord, da quando è nato il Comitato libero cittadino delle contrade qualcosa sta cambiando: c’è comunicazione, voglia di fare, motivazione, etc… I residenti sono determinati nel voler compiere i propri doveri anche attraverso questi piccoli gesti, ma allo stesso tempo reclamano i propri diritti che troppo spesso le amministrazioni di turno violano involontariamente.

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