Un Viaggio nell’Arbëria al Teatro Sybaris: Cultura e Tradizioni della Calabria
Castrovillari – Sabato scorso, il Teatro Sybaris ha ospitato un evento significativo dedicato all’Arbëria, esplorando le sue radici attraverso un’intera giornata di musica, storia, usi, costumi e gastronomia, riconosciuti come patrimonio culturale italiano. L’iniziativa, che ha riunito diverse voci e saperi, ha avuto come obiettivo celebrare una Calabria autentica, vitale e ricca di tradizioni.
Organizzato dalla Pro Loco Arbëria di Lungro e dall’Associazione Culturale Arca Communication, l’evento si inserisce nel programma “Identità Calabra – La Calabria delle Radici”, sostenuto dalla Regione Calabria e patrocinato dal Comune di Castrovillari e dalla F.I.T.P. La direzione artistica è stata curata da Gerardo Bonifati.
Moderato da Carlo Catucci, Presidente di ARCACommunication, e Rosa Carbone, presidente della Pro Loco di Lungro, il palcoscenico ha visto alternarsi studiosi e rappresentanti delle comunità arbëreshe, offrendo ai giovani partecipanti un’analisi profonda dell’identità culturale arbëreshë presente in Calabria.
Le Dichiarazioni degli Ospiti
Gianluca Gallo, Assessore regionale con delega alle Minoranze Linguistiche, ha sottolineato l’importanza di rivendicare l’identità calabrese: “La Calabria delle Radici e delle Tradizioni rappresenta una forza identitaria. Per troppo tempo ci siamo vergognati, ma oggi possiamo mostrare con orgoglio le tracce lasciate da popoli che hanno contribuito alla storia del mondo.” Ha evidenziato la straordinaria integrazione della comunità arbëreshe, che ha saputo mantenere usi e costumi, lingua e riti, arricchendo il patrimonio culturale locale.
La consigliera regionale Elisabetta Santoianni ha evidenziato i benefici dell’accoglienza: “La nostra comunità arbëreshe si è integrata perfettamente, custodendo le proprie tradizioni. Oggi, la Calabria gioca un ruolo fondamentale nel mantenere viva questa identità italo-albanese.”
Gerardo Bonifati, Presidente nazionale della F.I.T.P., ha discusso il ruolo delle tradizioni popolari nel contesto attuale, definendole “linguaggi vivi” che narrano le comunità in modo più efficace di qualsiasi documento. Ha affermato che le associazioni culturali devono non solo preservare, ma anche rivitalizzare i patrimoni popolari.
Eugenio Iannelli, presidente della Pro Loco di Castrovillari, ha rimarcato l’importanza dell’associazionismo: “Eventi come ‘Identità Calabra’ dimostrano la forza delle comunità locali nel raccontare la propria storia con orgoglio, creando un ponte tra passato e futuro.”
Un Approfondimento sulle Tradizioni Arbëreshë
Tra i relatori, spiccano nomi come Gianfranco Castiglia, Flavia D’Agostino e Saverina Bavasso. La professoressa Maria Antonietta Rimoli ha fornito un’importante analisi sulle Vallje, patrimonio immateriale arbëreshë, mentre Papàs Pietro Lanza ha parlato della spiritualità bizantina e delle icone come simboli di connessione tra cielo e terra.
Un momento toccante è stato dedicato all’“Oro bianco d’Arbëria”, presentato dal professor Gianfranco Donadio, accompagnato dalla proiezione del documentario “Sale & Sapienza”, che narra la storia della miniera di salgemma di Lungro, un simbolo identitario per la comunità.
Cultura e Gastronomia in Festa
La giornata si è arricchita di colori e tradizioni con la presentazione del costume arbëreshë indossato dalla Madrina del Carnevale 2025, Sofia Lampis, e l’esposizione di bambole in abito tradizionale. Non è mancata la dimostrazione culinaria della Dromësat, una pasta tipica, preparata da Enzo Filardi e dallo chef Francesco Algieri, coinvolgendo i relatori in un’esperienza condivisa.
La tradizione gastronomica arbëreshë ha trovato un punto di incontro con quella castrovillarese, grazie alla collaborazione delle signore dei centri sociali e degli studenti dell’IPSEOA di Castrovillari.
La serata si è conclusa con un concerto del coro “Voci di Pace” di Spezzano Albanese, diretto da Emanuele Armentano, che ha celebrato le radici arbëreshe attraverso la musica.
Riconoscimenti e Prossimi Eventi
Durante la serata, il “Premio Cultura” è stato assegnato ad Antonio Corsi, collaboratore del Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani, in riconoscimento della sua carriera e del suo impegno nel campo della cultura.
Per concludere, oggi si svolgeranno seminari formativi presso il Protoconvento Francescano, seguiti da una visita guidata alla Basilica Pontificia Minore della Madonna del Castello. Domani, infine, il Teatro Sybaris ospiterà lo spettacolo “Luigi Russo Experience – ‘N ‘aχitu d’amuru”, un evento che promette di continuare a celebrare la ricca cultura arbëreshë.

