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Scuole e uffici inagibili a Reggio, Massimo Ripepi: “Dal Sindaco solo parole: i fatti li stiamo accertando noi.”

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Nuove incertezze emergono riguardo al caso delle scuole e degli uffici comunali inagibili: l’unica certezza è che le affermazioni del sindaco Falcomatà sembrano distaccate dalla realtà. Così ha commentato il Presidente Massimo Ripepi al termine della seduta odierna della Commissione Controllo e Garanzia. Durante l’incontro, è stata audita l’Avvocato Fedora Squillaci, dirigente dell’Avvocatura Civica del Comune, che ha mostrato evidenti difficoltà nel giustificare alcune dichiarazioni rilasciate dal Sindaco in seguito alla pubblicazione di una nota significativa dell’Ing. Francesco Minutolo, che ha richiesto la chiusura di 24 immobili di proprietà comunale.

Rispondendo alle domande della Commissione, l’Avv. Squillaci ha spiegato che nella Pubblica Amministrazione non esistono documenti “segreti”, ma solo “atti riservati”, soggetti al principio di pubblicità. Riguardo all’ipotesi di procurato allarme sollevata dal Sindaco, la dirigente ha precisato che si riferisce esclusivamente a notizie di stampa che riportavano elenchi di immobili non corrispondenti a quelli indicati nella nota di Minutolo. Resta inaccettabile l’atteggiamento del Sindaco Falcomatà, che anziché fornire un comunicato chiarificatore sugli immobili inagibili, ha scelto di attaccare la stampa libera, minacciando azioni legali per procurato allarme, un comportamento grave e irrispettoso della libertà di informazione.

Durante la discussione, grazie all’intervento della Consigliera Angela Marcianò, è emerso un dato preoccupante: sin dal 2017, l’allora dirigente Ing. Romano ha inviato diverse PEC al Sindaco per richiedere lo stanziamento di risorse necessarie alla sicurezza e all’agibilità degli immobili comunali. Otto anni di silenzi e promesse non mantenute, accompagnati dalle dimissioni di vari dirigenti del Comune. Di fronte a ciò, Ripepi ha sollevato la questione della responsabilità penale del Sindaco per la mancata reperibilità delle risorse, e quella dei dirigenti, dato che il datore di lavoro ha invitato la Società Castore ad adottare misure di sicurezza temporanee sotto la supervisione dei dirigenti competenti.

L’Avv. Squillaci ha dichiarato di non potersi esprimere sulle eventuali responsabilità penali del Sindaco. Ha, però, chiarito che i dirigenti destinatari della missiva potrebbero essere ritenuti responsabili solo se non eseguissero gli interventi concordati nell’ultima riunione dirigenziale. Ripepi ha espresso soddisfazione per la pubblicazione della missiva dell’Ing. Minutolo, definendola un atto di trasparenza fondamentale che ha finalmente spinto il Sindaco ad agire dopo 11 anni per reperire le risorse necessarie all’adeguamento degli immobili.

“In ogni caso,” ha concluso Ripepi, “non ci fidiamo delle parole di Falcomatà: vigileremo affinché gli interventi annunciati siano realmente attuati. Nonostante le dichiarazioni misurate e ponderate dell’Avv. Squillaci, oggi in Commissione è emersa una verità che il Sindaco e il suo team di propaganda hanno tentato invano di nascondere.”