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EMERGENZA RIFIUTI: RILIEVI DEL PREFETTO SULL’ORDINANZA DEL SINDACO

Si rende noto che lo scorso 19 luglio, il Prefetto ha indirizzato al Sindaco di Crotone alcuni rilievi di illegittimità dell’ordinanza con la quale, nella medesima data, era stato ordinato ad una società privata di provvedere dal 20 luglio 2021 al 31 luglio 2021, allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani prodotti dall’impianto di trattamento di Ponticelli.

In particolare, è stato rilevato che è illegittimo il richiamo contestuale nell’ordinanza degli artt. 50 e 54 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL). Tali disposizioni conferiscono, infatti, ai Sindaci specifici poteri di ordinanza, sulla base di presupposti molto diversi tra di loro e per disciplinare fattispecie diverse.

Mentre le ordinanze ex art. 50 sono adottate dal Sindaco quale organo apicale dell’Ente al fine di fronteggiare una eccezionale ed imprevedibile emergenza sanitariA o di igiene pubblica, a carattere esclusivamente locale, quelle adottate ai sensi dell’art. 54 comma 4 del TUEL sono emanate dal Sindaco, in qualità di Ufficiale di Governo, previa comunicazione al Prefetto, e sono finalizzate a prevenire ed eliminare gravi pericoli idonei a minacciare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

Oltre al richiamo contestuale degli articoli 50 e 54 TUEL, è stato pertanto segnalato che alcuna preventiva comunicazione era stata effettuata circa l’emissione dell’ordinanza il cui contenuto deve essere concordato con il Prefetto anche al fine di consentire la predisposizione degli strumenti necessari alla sua attuazione.

In data odierna, il Sindaco di Crotone, prendendo atto di quanto segnalato, ha emesso provvedimento di rettifica della precedente ordinanza, eliminando ogni riferimento all’art. 54 TUEL il quale sarebbe stato inserito “solo per mero refuso, considerato che i presupposti normativi sono riferibili agli artt. 50 d.lgs. 276/2000 e 191 d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152”.

L’ordinanza emessa nella giornata di ieri – che dispone il temporaneo deposito di rifiuti presenti nei locali di proprietà di AKREA s.p.a. – non ha alcuna correlazione con i rilievi formulati dal Prefetto sull’ordinanza del 19 luglio, avendo presupposti e finalità del tutto diversi.

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