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Coldiretti Calabria: a Pasqua sosteniamo gli allevatori ovi-caprini

La Calabria – riferisce Coldiretti – in base ai dati della BDN (Banca Dati Nazionale) conta su  un patrimonio zootecnico di 211.270 ovini con 7018 allevamenti e 118.980 caprini con 3921 allevamenti. Un comparto che tiene viva anche l’economia delle aree interne con un  interesse particolare, soprattutto negli ultimi anni, al latte sempre più richiesto sia in base alle “nuove” abitudini alimentari che per i formaggi tipici che stanno acquisendo prestigio sui mercati con una richiesta da parte dei cittadini-consumatori.  “Occorre  un deciso impegno dell’intera filiera agroalimentare per la prossima Pasqua per sostenere la pastorizia che rischia di scomparire con l’abbandono di centinaia di famiglie che hanno fatto dell’allevamento il centro della loro vita. Gli animali custoditi negli allevamenti – commenta Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria – rappresentano un patrimonio che va tutelato e protetto anche perché a rischio non c’è solo la biodiversità delle preziose razze italiane, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali. Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni. La crisi economica generata dall’emergenza Covid ha reso ancora più urgente creare le condizioni affinché si contrasti la scomparsa delle campagne, garantendo un giusto reddito agli agricoltori e valorizzandone il ruolo ambientale. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un “patto etico di filiera” per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio come sostenuto dalla campagna di Coldiretti #mangiaitaliano. La distribuzione commerciale ai vari livelli – aggiunge Aceto –  proprio per il suo ruolo di punto di approvvigionamento delle famiglie ha la responsabilità e l’opportunità di essere in prima linea in questa operazione di sostegno  anche attraverso l’acquisto dei tradizionali agnelli e capretti Made in Italy in vista della Pasqua, quest’anno attesa più che mai con la speranza di uno svolta nella guerra al Covid per una impetuosa ripresa economica e sociale”.

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