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Campo Calabro: conclusa Adorno day, una serie di eventi dedicati alla migrazione dei rapaci organizzati da LIPU e Stazione Ornitologica Calabrese (StOrCal)

Il weekend appena trascorso ha visto sullo Stretto di Messina protagonista dell’Adorno day, una serie di
eventi dedicati alla migrazione dei rapaci organizzati da LIPU e Stazione Ornitologica Calabrese (StOrCal), in
collaborazione con il comune di Campo Calabro.
L’evento prende spunto dal nome locale che identifica il Falco pecchiaiolo, adorno, un rapace di passo
durante il periodo di migrazione dallo Stretto di Messina che nel tempo, è stato oggetto di accanita attività
venatoria e di bracconaggio.
Nella mattinata di venerdì 28 aprile si è tenuto l’incontro inaugurale, in collaborazione con il Dipartimento di
Agraria – Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria, che ha ospitato l’evento all’interno dell’aula
seminari. Qui le due associazioni hanno illustrato nel dettaglio i meravigliosi fenomeni migratori dei rapaci,
senza tralasciare gli approfondimenti sulle criticità che per secoli hanno caratterizzato lo Stretto di Messina
durante il periodo di passaggio primaverile di questi splendidi animali: la caccia, poi trasformatasi in
bracconaggio illegale e nel tempo, grazie alla collaborazione sul territorio tra associazioni ambientaliste e
forze dell’ordine, in costante diminuzione.
Durante il corso dell’incontro, i Carabinieri forestali, la Polizia Metropolitana, il settore “Parchi e Aree Naturali
Protette” del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, il comune di Campo Calabro e le associazioni
ambientaliste, hanno rinnovato gli impegni sinergici utili al monitoraggio delle migrazioni e al contrasto del
bracconaggio.
La giornata è proseguita con osservazioni sul campo e controllo delle storiche aree utilizzate in passato per
l’abbattimento dell’Adorno.
Sabato 29 aprile la cittadinanza è stata invitata a partecipare al monitoraggio delle migrazioni dal Forte Poggio
Pignatelli, sito presso il comune di Campo Calabro, soleggiata occasione per approfondire lo studio della
migrazione dei rapaci e la storia dei luoghi.
Meno fortunata la passeggiata naturalistica aperta a tutti prevista per la giornata di domenica 30 aprile su
Monte Scrisi, annullata a causa del meteo incerto.
Ad evento concluso, nelle giornate di venerdì e sabato, sono stati avvistati tra Falchi pecchiaioli, Albanelle,
Nibbi bruni, Aquile minori e Falchi cuculi, circa due mila rapaci in migrazione ed il passaggio di diverse migliaia
di individui è atteso per i giorni a venire.
Le associazioni ambientaliste, oltre a continuare a monitorare e controllare le aree ancora interessate dal
bracconaggio, si pongono l’obbiettivo di sensibilizzare le comunità locali e trasformare alcune attività
tradizionali, ormai riconosciute nocive per la conservazione della biodiversità, in occasioni di studio e di
valorizzazione del territorio.

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