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Reggio Calabria: i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza restituiscono ai proprietari, sette beni d’arte

Il 19 gennaio 2023, alle ore 11.00, presso la caserma “Fava e Garofalo”, sede della
Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria, alla presenza del Prefetto Dott. Massimo
Mariani, Procuratore Capo della Repubblica di Reggio Calabria, Dott. Giovanni
Bombardieri, nonché delle massime Autorità Civili, Militari e Religiose provinciali e
cittadine, il Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma,
Generale di Brigata Vincenzo Molinese, unitamente al Comandante del Gruppo
Carabinieri T.P.C. di Roma, Tenente Colonnello Andrea Ilari, ed al Comandante del
Nucleo Carabinieri T.P.C. di Cosenza, Tenente Giacomo Geloso, ha restituito ai legittimi
proprietari quattro dipinti ad olio su tela e tre statuette bronzee, trafugati nel Lazio, nelle
Marche, in Piemonte e in Emilia Romagna tra il 1979 ed il 2017.
Le preziose opere riconsegnate agli aventi diritto, di grande valore storico e artistico,
consistono in:
− un grande dipinto, olio su tela, del settecento, autore ignoto, raffigurante una “natura
morta con fiori e frutti”, oggetto di furto perpetrato nel 2001 nel cuneese;
− un dipinto, olio su tela, del seicento, autore ignoto, riproducente la “Madonna con
Bambino”, asportato nel 2014 nelle Marche;
− un dipinto, olio su tela, del seicento, autore ignoto, raffigurante “Il filosofo”, trafugato a
Bologna nel 2016;
− un dipinto, olio su tela, del seicento, autore ignoto, ritraente la “Sacra Famiglia con
San Giovannino”, asportato a Bologna nel 2017;
− due repliche in bronzo di “gazzelle”, autore ignoto, simili a quelle presenti nel Parco
Archeologico di Ercolano, asportate nel 1979 ad Anzio;
− un “fauno danzante” in bronzo, autore ignoto, rubato nel 1998 nell’astigiano.
I beni d’arte restituiti, del valore complessivo stimato di oltre un milione di euro, sono stati
rintracciati tra l’ ottobre 2015 e luglio 2019, nell’ambito dell’indagine convenzionalmente
denominata “Antiques”, condotta dal Nucleo Carabinieri T.P.C. di Cosenza con il
coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria che consentiva
l’individuazione di un sodalizio criminale, con base logistica in Campania e in Lombardia,
che ricettava le opere in Calabria presso compiacenti antiquari.

Le investigazioni – condotte attraverso riscontri sul campo, ricerche accurate sulle Banche
Dati di cui dispone il Comando Tutela Patrimonio Culturale, attività tecniche e acquisizioni
da fonti informative – oltre ad assicurare il recupero ed a preservare l’integrità dei beni
culturali, permettevano di ricondurre le opere d’arte, inequivocabilmente, a quelle
asportate nei domicili dei privati cittadini a cui oggi sono state restituite a distanza di molt
i anni dal loro trafugamento.
L’operazione si è conclusa con l’arresto di 7 soggetti e il deferimento di ulteriori 35, i quali
avrebbero costituito un sodalizio in grado di procurare opere d’arte da esportare oltre
confine per la successiva vendita tale da accumulare ricchezze di ingente valore.

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