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Girifalco, anche gli alunni dell’ITT Meccanica, Meccatronica ed Energia hanno celebrato il Giorno della Memoria

 Anche gli alunni dell’ITT Meccanica, Meccatronica ed Energia hanno celebrato il Giorno della Memoria per non dimenticare cosa sia stata la Shoah e i milioni di vittime che produsse. L’iniziativa, svoltasi nell’istituto di via Manzoni, è stata promossa dagli studenti unitamente alla docente Giulia Sestito. A presentare i lavori è stato il dirigente scolastico prof. Tommaso Cristofaro. L’amministrazione comunale, rappresentata dal vicesindaco Alessia Burdino, dall’assessore al Bilancio Domenico Giampà e dal consigliere comunale Girolamo Tucci, ha partecipato alla manifestazione presentando la pietra d’inciampo del girifalcese Alfredo Rocco Stranieri. Il progetto, seguito dal consigliere comunale con delega alla Memoria Storica, Delia Ielapi (assente per motivi personali), nasce dal desiderio della famiglia Stranieri, ed in particolare della nipote del soldato Alfredo, Pamela, di installare la pietra d’inciampo nel Comune di Girifalco. Appena i lavori di ristrutturazione dell’edificio saranno ultimati si terrà, infatti, la cerimonia di installazione della pietra.

Ai giovani studenti è stata raccontata la storia del soldato girifalcese morto il 24 gennaio 1945 a Reuth un piccolo Comune tedesco in Vogtland in Sassonia a circa 160 km dallo Stalag XII-F di Freinsheim: al ritorno dalle terribili ore di lavoro forzato per la rimozione di macerie, si trovò nell’inferno di fuoco di una incursione area e nel tentativo di mettersi in salvo, restò impigliato nel filo spinato, esponendosi inerme al mitragliamento. Aveva solo 27 anni. La notizia giunse ai familiari il 25 gennaio 1945 con un telegramma militare. L’atto venne registrato al Comune di Girifalco il 20 luglio del 1950. Alfredo è sepolto nel Cimitero Militare italiano d’Onore di Francoforte sul Meno nel riquadro H della Fila 6, al posto numero 6. Per più di 50 anni la famiglia non ha mai avuto notizie su dove si trovassero i resti del proprio familiare. Solo nel 1990, il Ministero della Difesa ha risposto alla richiesta di informazioni, indicando il nome del Cimitero Militare e la località precisa. Nel 1994 la vedova, il figlio Paolo Stranieri con il nipote Alfredo, si sono potuti recare in vista a Francoforte nel luogo della memoria del proprio marito, padre e nonno.

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