DIAMANTE – Sarà dedicata ai 50 anni di Amnesty International Italia la quindicesima edizione del Mediterraneo Festival Corto
DIAMANTE – La quindicesima edizione del Mediterraneo Festival Corto, organizzato dal Cinecircolo Maurizio Grande, sarà dedicata ai 50 anni di Amnesty International Italia. L’evento si svolgerà a Diamante dal 2 al 6 luglio 2025 e comprenderà mostre, iniziative e convegni. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, parteciperà ad alcune delle attività previste.
La sezione italiana di Amnesty International è stata fondata nel 1975. In questi cinquant’anni di impegno civile, ha fornito un supporto fondamentale per l’abolizione definitiva della pena di morte, che era ancora presente nel Codice militare fino al 1994, per la legislazione sul commercio di armi e per l’introduzione del reato di tortura. Attualmente, l’organizzazione si batte a fianco delle donne per includere il concetto di consenso nel Codice penale contro la violenza di genere, denuncia le violazioni dei diritti umani legate ai cambiamenti climatici, sostiene i richiedenti asilo e promuove i diritti delle persone LGBTQI+, rivendicando e proteggendo gli spazi per la protesta pacifica.
Il 2025 segnerà anche il ventesimo anniversario della scomparsa di Peter Benenson, fondatore di Amnesty International e ideatore del simbolo della “candela nel filo spinato”. Questa potente immagine rappresenta la lotta contro l’oblio che minaccia i diritti umani e coloro che si impegnano nella loro difesa, rischiando la vita e la libertà.
La protezione e la promozione dei diritti umani sono sempre state priorità per il Mediterraneo Festival Corto, che ha deciso di istituire una sezione dedicata e un premio in collaborazione con Amnesty International Italia.
La collaborazione tra il Festival e Amnesty International Italia ha avuto inizio nel 2021 con il Galà di Solidarietà, quando il cortometraggio “B 52” di Flavio Nani ha ricevuto la Menzione Straordinaria per aver affrontato il tema del linguaggio d’odio, oggetto di una specifica task force di Amnesty. Durante il dibattito che è seguito alla proiezione, ha partecipato Anna Elena Viggiano del Coordinamento Donne di Amnesty Italia.
Negli ultimi tre anni, i cortometraggi premiati hanno affrontato temi molteplici e diversificati. Nel 2022, “Venti Minuti” di Daniele Esposito ha raccontato il rastrellamento del ghetto ebraico di Roma; nel 2023, “Split Ends” di Alireza Kazemipour ha messo in luce la realtà della polizia morale in Iran; nel 2024, “Boza or Die” di Alessio Genovese ha documentato le torture e gli abusi subiti dai migranti all’interno dei campi libici.