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“Il Tripode, l’Airone e il Triangolo Magico, ecco i fumetti che raccontano Kroton”

Eracle, Miscello, Faillo e Milone, Kroton, Capo Colonna e Crotone con i suoi ragazzi, non potevano che essere questi gli elementi fondamentali della collana di fumetti che verrà realizzata nell’ambito del Kroton Lab, il progetto innovativo con cui la Naos si è aggiudicata il bando regionale Living Lab.

Una collana di fumetti formata da tre volumi che verrà trasformata, anche grazie all’apporto della realtà aumentata, in un vero e proprio strumento di comunicazione e di promozione del territorio.

Accanto ad alcune vignette sarà posto il logo del progetto, quello sarà il segnale per il lettore che ci sono dei contenuti di approfondimento, da visionare in realtà aumentata. Si potrà così accedere ad approfondimenti storici, a curiosità, a contenuti multimediali come immagini e modelli 3D dei reperti citati nelle storie.

Tre volumi con tre storie distinte ma che, ognuna dal suo punto di vista, racconteranno Kroton, i suoi personaggi e la sua filosofia, racconti che saranno innestati nella città moderna, tra i giovani della Crotone 2022 con le loro dinamiche e il loro sguardo sulla realtà.

Il primo fumetto non può che raccontare il mito della fondazione con Eracle che va in sogno a Miscello e gli ordina di fondare la grande città «nelle belle pianure arabili», e di chiamarla Kroton, onorando in questo modo il nome del suo amico morto durante il tentato furto di Lacinio dei famosi buoi di Gerione.

Il racconto, che ha come protagonisti quattro giovani in visita al Museo di Crotone, prende il via da un reperto apparentemente privo di fascino, una piccola moneta d’argento di Kroton che, in realtà, sarà lo strumento per far compiere ad una delle protagoniste un tuffo nella storia della città e delle sue origini.

Il pretesto narrativo allude alla capacità posseduta da ogni reperto archeologico di divenire, se opportunamente interrogato, strumento di narrazione del racconto e del mito.

Il secondo fumetto è dedicato alle gesta atletiche ed eroiche di Faillo, grande erede “sportivo” di Milone.

Faillo è immaginato come un ragazzo della Kroton del VI secolo a.C. che, ammaliato dalle imprese e dalle prodezze del grande e leggendario Milone, decide di emularlo diventando, a sua volta, un campione negli agoni greci, continuando la grande tradizione degli uomini di Kroton dediti tanto all’arte della guerra quanto alle discipline atletiche, al punto tale che, proprio grazie alle loro continue vittorie negli agoni panellenici, fu proverbiale il detto l’«ultimo dei krotoniati era il primo fra tutti gli altri greci»

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