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Salumi di Calabria Dop, dopo la revoca ministeriale al Consorzio che li rappresentava, scende un silenzio assordante.

Il disastro, peraltro annunciato, che ha travolto il Consorzio dei salumi di Calabria Dop ha silenziato tutti, associazioni di categoria, operatori e perfino la stessa Regione, che per anni ha fatto finta che tutto sembrasse essere in regola, ma così non era e tutti lo sapevano. Erano anni che alcune aziende del settore denunciavano agli uffici regionali talune problematiche, sempre ignorate. Da anni l’associazione consumatori nazionale MDC aveva sollevato il caso anche in relazione all’uso strumentalmente ingannevole della denominazione stessa, come lo stesso Ministero dell’agricoltura aveva riconosciuto e notificato ai vertici dell’agonizzante consorzio ( Il Ministero aveva imposto il cambio di denominazione da Consorzio dei Salumi di Calabria dop a Consorzio di tutela della pancetta di Calabria Dop e del capocollo di Calabria Dop, in quanto il consorzio ne aveva perso la rappresentanza, prescrizione puntualmente disattesa nella comunicazione esterna). Sarebbe interessante sapere a chi giova questo silenzio assordante, chi teme che la notizia dell’ultima revoca, giunta in Agosto di quest’anno,  operata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, quello della pancetta di Calabria Dop e del Capocollo di Calabria Dop, la decisione fa seguito al Decreto del 27 gennaio 2021, quando l’allora ministero delle Politiche Agricole e Forestali aveva tolto al Consorzio dei Salumi di Calabria Dop la tutela di salsiccia e soppressata, diventi di dominio pubblico? Non è il caso che si prenda atto di ciò che è accaduto e ci si metta tutti intorno ad un tavolo a ragionare su come ricostruire su basi democratiche e condivise? Chi e cosa temono  gli uffici regionali preposti alla gestione del PSR, che avevano assegnato ad un consorzio che andava sgretolandosi milioni di euro per la promozione e che oggi restano colpevolmente silenti e che quasi da subito aveva perso la rappresentanza di due prodotti importanti come la salsiccia e la soppressata, ignorando quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale? Queste e altre domande sono al momento senza risposta. Risposte che attendono gli operatori, i contribuenti che hanno visto dissipare ingenti risorse senza una strategia, e soprattutto quei Calabresi che vivono di un reddito prodotto da questo importante comparto dell’economia regionale che sono gli apprezzati salumi di Calabria dop, che comunque dop restano anche se orfani di un Consorzio che li tuteli e valorizzi.

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