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Unione Sindacale di Base : Reddito di Cittadinanza – Bisogna intervenire contro chi gestisce le procedure

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Il welfare italiano è, tra quelli dei grandi paesi europei, il più squilibrato, il meno adatto alla società. Le pensioni sono ridotte al lumicino e percepite dopo anni ed anni di lavoro. All’istruzione è destinato circa il 4 per cento del Pil.

L’assicurazione contro la disoccupazione è a dir poco ineguale. La sanità è sempre peggiorata nel tempo con chiusure delle strutture ospedaliere dove curarsi.

Una parte della popolazione, anche dopo l’introduzione di una misura giusta, ma spesso mal gestita ed abusata dai non aventi diritto, come il reddito di cittadinanza, resta ancora un sistema limitato del welfare che non è stato in grado di impedire un aumento della povertà assoluta che non ha uguali tra i grandi paesi europei.

È notizia di questi giorni l’indagine della guardia di finanza nei confronti dei beneficiari del reddito di cittadinanza sul territorio.

Dopo le 177 denunce di qualche settimana fa tra i braccianti di San Ferdinando, altre 469 segnalazioni nel lametino.

La notizia, come sempre, ha suscitato reazioni e moti di indignazione utilizzati politicamente a favore o contro la misura di sostegno, come sempre a discapito di chi ne ha realmente bisogno.

Infatti, su 22.000 stranieri residenti a Lamezia e nel circondario, 469 non avrebbero dovuto usufruire della misura per assenza della residenza in Italia da almeno dieci anni.

A parte eventuali considerazioni sull’aspetto discriminatorio di questo requisito, ci chiediamo se, al momento della presentazione delle domande, gli intermediari abilitati all’inoltro – CAF e patronati vari – abbiano realmente chiarito ai richiedenti e successivamente verificato i requisiti per l’accesso al reddito di cittadinanza oppure abbiano provveduto consapevolmente ad inoltrare le richieste anche senza i requisiti pur di guadagnare la pratica?

Consapevoli dell’importanza di misure di sostegno e dell’assistenza che CAF e patronati – soprattutto se legati a organizzazioni sindacali – dovrebbero fornire, come USB, ci stiamo organizzando per raccogliere informazioni, documenti e notizie su questa operazione per verificare se vi siano stati richiedenti vittime di raggiri e scorrettezze.

Proprio per garantire equità sociale e rispetto delle fasce realmente deboli, al fine di prevenire tutti gli illeciti che incidono sulle risorse pubbliche destinate alle famiglie realmente bisognose e maggiormente colpite dagli effetti economici drammatici e preoccupanti visto l’ampliamento della povertà e l’acuirsi delle diseguaglianze.

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